Il natante è stato ritrovato il giorno dopo affondato davanti a Camogli, una decina di miglia di distanza da dove era stato sequestrato al cinquantenne. Il fatto presenta diversi lati oscuri. Non si capisce bene, infatti, perché, ad Orizi sia stato lasciato il telefono cellulare con il quale ha dato subito l’allarme e perché sul gommoncino ci fossero, cosa inusuale per mezzi di quella grandezza, tutte le dotazioni di sicurezza, compresi i razzi.
La barca è stata recuparata ieri e ora è sotto sequestro. La magistratura ha aperto un fascicolo e nominato un perito per determinare la causa dell’affondamento. Dei due uomini, nonostante la capitaneria continui a cercarli in mare, non ci sono tracce.
I dubbi alzati dal ritorno della filibusta nel mare di Genova, dove l’ultimo attacco a un'imbarcazione risale al 1540, saranno dipanati dal rapporto del perito che indicherà le cause dell’affondamento.
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