Ci ha rimesso l’albero anche il Frers 63 Anywave Safilens che, durante il primo lato della regata, al lasco, mentre stava navigando sotto gennaker ha rotto l’albero in tre pezzi dopo l’arrivo di una raffica particolarmente violenta e improvvisa, come documentato dal video postato a inizio notizia video.
L’equipaggio per mettere in sicurezza lo scafo ha dovuto mollare le sartie e abbandonare l’albero in acqua, segnalando però la posizione alla Guardia Costiera.
Il Nucleo Soccorso Subacqueo Acquatico dei Vigili del fuoco del Friuli Venezia Giulia, in collaborazione con gli Specialisti Nautici del comando Vigili del fuoco di Trieste, ha provveduto poi ad avviare le ricerche per il recupero del relitto. L’albero è stato individuato circa 4 miglia al largo di Grignano, dove sono intervenuti i sommozzatori che lo hanno imbracato e legato a dei palloni per riportarlo in superficie.
L’albero in carbonio era rotto in tre pezzi, tenuti ancora insieme dalla randa, che ha consentito così il recupero senza che i resti si disperdessero in mare. L’albero di Anywave è stato poi issato in banchina a Trieste per tutte le perizie del caso.
Da quello che si vede dal video di bordo, si nota uno scossone poco prima che l’albero collassi, il che potrebbe far pensare a un cedimento di una sartia o della volante sopravvento, a quel punto l’albero privato di uno dei suoi sostegni ha ceduto. Solo un’ipotesi, la cosa certa è che questa Barcolana per chi c’era verrà ricordata come una delle edizioni più epiche di sempre.
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