Tra queste, i momenti di paura più grandi li ha vissuti YouZoo, quando due uomini intenti a ridurre la randa, sono volati in mare a causa di una manovra inaspettata del timoniere. L’esperienza dell’equipaggio a bordo del Maxi ha tuttavia permesso di recuperare i velisti in meno di quindici minuti. Tuttavia, mentre erano ancora in corso le operazioni di prima assistenza ai due membri dell’equipaggio appena recuperati, è suonato l’allarme di acqua in sentina. C’era una quantità cospicua di acqua che proveniva da prua. Nonostante un’attenta ispezione, sulle prime non si è riusciti a determinare da dove questa entrasse. Azionata la pompa, questa ha smesso di funzionare dopo pochi minuti. L’acqua continuava a salire, l’equipaggio aziona la pompa di rispetto, ma anche questa, cessato di funzionare dopo pochi minuti. Ludde Ingvall, lo skipper della barca, per sua stessa ammissione, ha pensato per un attimo di avere una falla a prua e che sarebbe riuscito a salvare la barca. Una catena umana, composta dai membri dell’equipaggio, ha rimediato all’avaria delle due pompe, con una catena di secchi, mentre la barca continua a correre sulle onde a più di dieci nodi. Fortunatamente alla fine, Lisa Chamberlain, la mascotte dell’equipaggio, alla sua prima esperienza di Sidney Hobart, è riuscita a identificare la falla. Era saltato il trasduttore dell’ecoscandaglio. Riparato il danno, la barca è rientrata in porto.
Per quanto riguarda la classifica, Wild Oats XI, il Maxi di Bob Oatley, già vincitore di quattro line honours, comanda con venti miglia di vantaggio su Investec Loyal, il Cookson di Sean Langman, e trenta su Lahana, il Maxi di Peter Millard. Impensabile di migliorare il record, stabilito dallo stesso Wild Oats XI in 1 giorno, 18 ore e 40 minuti. La lunga bolina (le previsioni parlano di una rotazione del vento a sud-ovest con una diminuzione dell’intensità fino a venti nodi) non permetterà alle barche di raggiungere Hobart prima di domani sera.
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