L’edizione 2023 della Rolex Sydney Hobart, la classica australe di 628 miglia che quest’anno aveva oltre 100 barche al via, ancora una volta non ha tradito le aspettative, regalando agli appassionati di vela offshore una regata degna della sua storia e del suo fascino.
Epiche come sempre le condizioni, con una seconda parte di regata che per le barche più piccole della flotta è stata di vera tregenda, di bolina, con più di 40 nodi e mare enorme, nello Stretto di Bass.
I maxi da 30 metri passati nella zona oltre 12 ore prima rispetto al resto della flotta, hanno incontrato condizioni mediamente più clementi, con un arrivo ad Hobart che è stato in completa bonaccia.
Clamoroso il finale per la vittoria dell’ambita linea d’onore, riservata alla prima barca che giunge sul traguardo.
Il 100 piedi Comanche è stato in testa fin dall’inizio, ma ha subito un’incredibile beffa sul finale. Con vento leggero alle sue spalle il 30 metri Law Connect ha iniziato a recuperare, superando Comanche a poche decine di metri del traguardo di Hobart, in Tasmania, completando una rimonta che sembrava impossibile solo poche ore prima.
Non a caso quest’edizione 2023 è stata definita come quella con uno dei finali più a sorpresa nella storia della mitica Sydney Hobart.
La vittoria generale della regata viene assegnata alla prima barca nella classifica generale IRC, in tempo compensato.
A vincere l’ambito Trofeo, Tattersall Cup, è stato il R/P 66 Alive di Phillip Turner. Alle sue spalle il Maxi 71 Urm Group, terzo posto per il RP69 Moneypenny.
La Rolex Sydney Hobart è considerata come una delle regate d’altura più difficili al mondo, insieme alla Middle Sea Race e al Fastnet, per la sua lunghezza e il suo percorso in una zona interessata da forti venti e correnti. Una prova che è un sogno per gli appassionati di vela offshore, professionisti e non, di tutto il mondo.
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