Dopo uno dei ‘tuffi’ verso un fondale di oltre 20 metri, l’apneista è risalito verso la superficie e proprio mentre stava emergendo è stato colpito dalla barca a motore. Alla conduzione di questa un uomo di 80 anni, che non appena si è reso conto dell’accaduto si è fermato e ha chiamato il 118.
Troppo gravi però le ferite riportate da Marzullo, che è deceduto poco dopo, il suo corpo è stato portato a terra dalla Guardia Costiera di Santa Margherita Ligure e verrà eseguita l’autopsia.
L’uomo al timone della barca a motore, una lancia, a bordo della quale c’era anche la moglie, sarebbe stato a sua volta colto da un malore e trasportato in ospedale. Dalle ricostruzioni dei testimoni emerge che Marzullo fosse un esperto e conosciuto sub della Liguria, e frequentava abitualmente le acque al largo di Sestri Levante.
La Procura ha aperto un fascicolo per omicidio colposo e ha interrogato i due sub che accompagnavano Marzullo per cercare di ricostruire la dinamica dei fatti.
Non è chiaro per esempio se la posizione del sub fosse segnalata o meno, un particolare certamente importante per capire le responsabilità del tragico incidente.
I subacquei hanno l’obbligo di segnalare la propria posizione con una boa, possono operare nel raggio di 50 metri intorno a questa e i motoscafi devono tenersene discosti. Questo particolare sarà probabilmente decisivo per capire come ha agito la barca a motore.
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