Ben ha 40 anni, da pochi giorni è diventato padre di una splendida bambina, e nella giornata di mercoledì decide di dedicarsi alla sua passione, il surf, e di fare un'uscita in solitario a Karekare Beach, vicino Auckland in Nuova Zelanda.
Le condizioni del mare però sono difficili e l’uomo perde la tavola.
I surfisti sanno che perdere la tavola in mezzo ai marosi può essere un incidente spiacevole e, in alcuni casi, molto pericoloso. La tavola serve da appoggio al surfista e da punto di riferimento per chi è a terra, perderla tra le onde potrebbe avere risvolti drammatici.
Ben, il protagonista di questa storia, è tra le onde e la corrente inizia a sballottarlo sulla barriera corallina per poi allontanarlo verso una spiaggia a sud di Mercer Bay.
Intrappolato sulla spiaggia della baia circondata da alte rocce, Searancke per ore cerca invano di trovare una via di uscita, ma la zona è disabitata e la vegetazione è talmente fitta da impedirgli di trovare una possibile via di fuga.
A questo punto a Ben, gravemente ferito, rimane solo la più “cinematografica” delle scelte, scrivere “Help” sulla sabbia sperando che qualcuno la legga prima di cadere esanime, svenuto a causa della fatica e dei traumi riportati nei frequenti impatti contro gli scogli subiti in acqua nel tentativo di nuotare fuori dalle onde.
Ed è successo! Vanessa Ingraham di 36 anni e Dace Kalnina di 32 anni, che stavano facendo una camminata lungo un percorso panoramico della zona, si fermano per ammirare il paesaggio e vedono sotto di loro un uomo che con la gamba cerca di scrivere qualcosa sulla sabbia.
Vanessa e Dace iniziano a leggere la lettera H, poi la E e la L … e pensano si tratti di un cortese saluto, ma la P finale e lo svenimento dell’uomo non lascia alcuna interpretazione.
L’uomo sta chiedendo aiuto, non ha scritto Hello, ma Help!
Le ragazze chiedono aiuto all’unità di soccorso del Piha Surf Life Saving Club da dove i soccorritori Kyran Gillespie e Blake Porteous a bordo delle loro moto d’acqua raggiungono il naufrago, lo recuperano e lo consegnano alle cure dei sanitari dell’ospedale di Piha.
I sanitari, dopo averlo adeguatamente stabilizzato, hanno dichiarato che le ferite erano importanti e che Ben Searancke è stato molto fortunato ad essere stato avvistato per tempo, un ritardo ulteriore gli sarebbe potuto costare la vita.
Inoltre la spiaggia dove è naufragato era difficilmente visibile dai sentieri e con Auckland in lockdown per l’allerta di livello 3 legato alla pandemia di Covid 19 le persone in giro sono davvero poche.
Come dire le due ragazze si sono trovate nel posto giusto al momento giusto e questa storia può dirsi essersi conclusa con il suo lieto fine.
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