Amici e supporter si stanno organizzando e in banchina, il 15 maggio, data per cui è previsto l’arrivo di Szymon, ci saranno anche moltissimi diportisti inglesi.
Al momento il piccolo Maxus 22 sta accingendosi a entrare nel Golfo di Biscaglia che dovrà attraversare per intero nei prossimi giorni.
Szymon, come abbiamo raccontato in un articolo a lui dedicato nell’ultimo numero di SVN, da febbraio scorso naviga con un piano velico ridotto a causa di un danno all’albero verificatosi quando una grande onda ha sdraiato la barca. Da allora il boma dello spi, legato all’albero per irrigidirlo, garantisce che su di questo si possa esercitare una certa forza, ma non di più di quella che può avere un piccolissimo fiocco e una randa con due mani di terzaroli.
Sono 254 giorni che Szymon naviga da solo su quel guscio di vetroresina passando per i capi, navigando nei 40 ruggenti e nei 50 urlanti, schivando iceberg e incontrato balene molto più grandi della sua barca, evitando di essere schiacciato da qualche grande porta container e resistendo a violente burrasche e ora, non sembra vero, ancora poche centinaia di miglia e tutto sarà finito.
Szymon voleva dimostrare che si possono affrontare delle lunghe navigazioni con barche molto piccole e economiche come il Maxus 22 e ci è riuscito facendo la navigazione più lunga possibile, il giro del mondo passando per i capi.
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