La storia sembra ripetersi, l’America’s Cup pare non abbia alcuna intenzione di navigare verso la Gran Bretagna, li dove tutti iniziò nel 1851 con la Coppa delle Cento Ghinee messa in palo proprio dagli inglesi.
Coloro che hanno inventato la Coppa America, di fatto, non l’hanno mai vinta, e Ineos Britannia, in questa finalissima di Barcellona contro Team New Zealand, al momento non pare dare l’impressione di potere cambiare la storia.
Il punteggio di 4-0, con una serie che è al meglio delle 13 regate, quindi con 7 punti si vince, non lascia troppo spazio a dubbi: i kiwi al momento, dopo 4 regate e 4 vittorie, sono sembrati nettamente superiori.
La barca neozelandese è più veloce soprattutto di bolina, di poppa sembra esserci meno differenza, ma complessivamente stiamo parlando di due mezzi con performance diverse di quasi il 2%.
Una differenza che al momento sembrerebbe incolmabile, e che i kiwi hanno scavato anche con una perfetta esecuzione di tutte le manovre da parte dell’equipaggio guidato da Peter Burling e Nathan Outteridge.
Britannia ci ha provato soprattutto nella regata numero 4, con Ben Ainslie che ha vinto la partenza e sembrava potere garantire un match aperto. Al minimo errore degli inglesi, i kiwi però sono volati via subito, infliggendo il quarto pesante distacco ai rivali.
La Coppa sembra cosi diventata quasi inespugnabile, e il tifo italiano si chiede se, con Luna Rossa in finale, la storia sarebbe stata diversa. In ballo c’è anche il futuro della Coppa, con i neozelandesi che, in caso di vittoria, hanno già fatto capire che aprirebbero a una prossima edizione negli Emirati Arabi.
Jeddah è una delle località più quotate, ma potrebbero esserci dei rilanci anche da parte di Barcellona per mantenere l’evento nel Mediterraneo.
Difficilmente i kiwi riporterebbero la Coppa in Nuova Zelanda: la competizione in giro per il mondo è più remunerativa. I neozelandesi, popolo di velisti nobili e sublimi, non sono insensibili al fascino del denaro.
Oggi i team non regatano, ma domani ci saranno la regata 5 e la regata 6, decisive per capire se Ineos Britannia riuscirà a riaprire la sfida o se Team New Zealand si avvicinerà ancora di più alla vittoria.
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