
Usciti nella notte di mercoledì 13 con altre barche, mentre queste si tenevano sotto costa per ripararsi al mare, sembra che Matteo abbia deciso di allontanarsi un poco di più per poter buttare in mare il loro Palangaro (un lungo filo collegato a delle piccole boe al quale sono appesi altri fili con gli ami).
Quando i parenti, giovedì mattina non li hanno visti rientrare hanno dato l’allarme. Le ricerche sono iniziate subito, a uscire in mare, nonostante questo ormai fosse in burrasca, due motovedette della Guardia Costiera supporre da diverse navi mercantili fatte deviare dalla loro rotta e due elicotteri, uno della Guardia Costiera e uno dell’aereonautica militare.
Dopo qualche ora di ricerche, una delle motovedette ha trovato il corpo di uno dei tre pescatori. In un primo momento sembrava si trattasse del giovane figlio del capo barca, Vito, ma più tardi si è capito che si trattava di quello di suo cugino Giuseppe.
Le ricerche degli atri due sono ancora in atto e nella serata si aggiungeranno alle motovedette anche i pescherecci di Ustica.
AGGIORNAMENETO- Sabato 16, l'equipaggio di un traghetto in navigazione sulla rotta Ustica Palermo ha ritrovato in mare il corpo di un secondo uomo. Il traghetto dato l'allarme ha poi atteso l'arrivo della motovedetta, l'equipaggio della quale ha recuperato il corpo e lo ha portato a Terrasini, il porto di Ustica da dove era partito il "Nuova Iside", a Terrasini c'è poi stati il riconoscimento e ci sarà fatta l'autopsia.
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