Vincent Riou - “E’ stata una decisione durissima da prendere, ma affrontare l’Atlantico meridionale con una barca che può perdere l’albero da un momento all’altro, non è ragionevole. – queste le parole usate da Riou per comunicare, questa mattina, il suo ritiro dalla Vendée Globe – Sono anni che mi preparo per affrontare questa regata e adesso abbandonarla perché ho urtato un oggetto semisommerso, mi da un profondo senso di ingiustizia”.
PRB, sabato mattina era entrata in collisione con una boa metallica alla deriva, una di quelle boe utilizzate all’interno dei porti per segnare i canali di entrate e di uscita delle navi. Nello scontro PRB ha riportato un danno al mascone di dritta di almeno un metro di lunghezza e danni all’outrigger, il tangone che ha il compito di distanziare le sartie dallo scafo e dal quale dipende la tenuta dell’albero.
La riparazione dello scafo non aveva suscitato preoccupazioni mentre i veri timori si erano concentrati sull’outrigger ed è stato proprio questo componente essenziale dell’armamento della barca a decretare l’abbandono di Vincent Riou. Con l’outrigger danneggiato, in condizioni di meteo cattive, quali quelle che la flotta della Vendée Globe dovrà affrontare ora che sta scendendo verso i quaranta ruggenti per poi raggiungere i cinquanta urlanti, l’albero rischia di cadere in ogni momento.
Questa è la seconda volta che Riou, vincitore dell’edizione 2004-2005 della Vendée Globe, deve abbandonare la regata. La prima volta è accaduto nella scorsa edizione, quando Riou che in quel momento era al comando della regata, ricevuto il mayday di Jean Le Cam, senza esitare, ha invertito la rotta ed è andato a recuperare il collega. Durante il salvataggio, che ricordiamo, per regolamento deve essere effettuato a vela, una delle sartie della barca di Vincent si è danneggiata e, una volta recuperato Le Cam, dopo poche ore, l’albero di Riou, è venuto giù. La giuria, in quella occasione ha ritenuto di attribuito a Vincent la terza posizione in classifica anche se questi non aveva raggiunto il traguardo finale.
Jean Pierre Dick - Jean Pierre Dick, skipper di Vibrac Paprec 3, nei giorni scorsi è stato molto attento a due cose, mantenere una buona velocità e garantirsi le giuste ore di sonno. Conservate attentamente le forze, durante la notte, Jean Pierre Dick ha utilizzato la scorta di energia per scattare in avanti, attaccare la posizione di Gabart e prenderne il posto in seconda posizione. Con punte di 17 nodi di velocità, Dick ha lanciato il suo Imoca 60 sfruttando una brezza costante e un mare tranquillo e con un'attenta conduzione è riuscirto a risalire dalla quarta posizione sino alla seconda. Un attacco deciso che ha portato i suoi risultati. La distanza tra lui e Gabart su Macif, è di sole due miglia, ma lo scatto in avanti è stato molto deciso e ha messo in evidenza tutta la determinazione di questo skipper.
Armel Le Cléac’h - Armel su Banque Populaire, ancora conduce la regata, ma il suo margine si sta assottigliando a favore di Jean Pierre Dick e François Gabart, rispettivamente in seconda e terza posizione.
Alessandro Di Benedetto - Alessandro è sempre in ultima posizione e la sua distanza dalle prime posizioni è in deciso aumento, come previsto. Ora che la testa della flotta ha passato i Duldrums ed è in piena accelerazione, la vetustà della barca di Alessandro mostra in tutta la sua evidenza i limiti contro i quali lo skipper deve combattere.
Classifica del 25 novembre ore 9:00
1. Armel Le Cléac - Banque Populaire
2. Jean-Pierre Dick - Virbac Paprec 3
3. François Gabart - Macif
4. Alex Thomson - Hugo Boss
5. Cheminées Poujoulat - Bernard Stamm
6. Mike Golding - Gamesa
7. Jean Le Cam - SynerCiel
8. Dominique Wavre - Mirabaud
9. Javier Sansó - Acciona 100% EcoPowered
10. Tanguy De Lamotte - Initiatives-coeur
11. Arnaud Boissières - Akena Vérandas
12. Bertrand De Broc - Votre Nom Autour du Monde avec EDM Projets
13. Alessandro Di Benedetto - Team Plastique
Ritirati: Vincent Riou, PRB - Zbigniew Gutkowski, Energa - Jérémie Beyou, Maître CoQ - Samantha Davies, Savéol - Louis Burton, Bureau Vallée - Kito de Pavant, Groupe Bel - Marc Guillemot, Safran
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