Il dato di fatto è che da questa sera Alex Thomson non guarderà più solo avanti, ma inizierà anche a dare uno sguardo nel retrovisore per monitorare il due Jérémie Beyou-Paul Meilhat che rimontano a grande velocità. Le 800 miglia che separano la coppia dall'inglese sono un margine più che sufficiente per difendersi, ma Hugo Boss ha la strada sbarrata da una zona di poco vento che copre circa 700 miglia di rotta ideale verso Capo Horn. Un grosso problema per l'inglese, che sembra destinato ad accumulare ulteriore ritardo rispetto al leader e subire almeno parzialmente la rimonta di chi sopraggiunge da dietro.
Armel Le Cleac'h ha invece avuto la possibilità di portarsi sufficientemente a nord prima del formarsi di questa zona di transizione senza vento, riuscendo appena a passare prima che il cancello si chiudesse alle sue spalle. Realisticamente Banque Populaire ha agganciato un sistema meteo, di cui non fa più parte Hugo Boss, che potrebbe accompagnare lo scafo azzurro fino all'Horn distante circa 2000 miglia.
Tutto procede al meglio per il resto della flotta. Molto interessante il terzetto formato da Jean Le Cam, Jean Pierre Dick e Yann Elies che dopo avere subito la pesante depressione di 48 ore fa si sono ricompattati e navigano ravvicinati lottando per la quinta posizione.
Secondo alcuni modelli Banque Populaire potrebbe essere a Capo Horn in cinque giorni, quindi intorno al 22 dicembre, secondo altri il passaggio del mitico capo potrebbe avvenire più realisticamente a ridosso di Natale.
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