Ma la storia non ha voluto cambiare le sue priorità e così Alex Thompson è arrivato dietro Armel Le Cleac’h come era già avvenuto nel 2013 quando Le Cleac’h era arrivato secondo e Thompson terzo.
Questa volta non c’era Gabart e nessuno può dire cosa sarebbe successo se, invece, il biondino avesse partecipato anche a questa edizione del Vendée. Di sicuro c’è che è stata un'altra edizione emozionante che più delle altre si è concentrata sui primi due arrivati perché questi hanno saputo tenere l’attenzione su di loro per tutto il giro.
Durante tutta la regata, forse solo poco prima di Capo Horn, quando tra i due c’erano 1200 miglia, si è potuto credere che il Vendée fosse deciso e Armel avrebbe potuto dormire sonni tranquilli. Sonni che invece sono stati incubi sino a ieri quando Banque Populaire ha passato il traguardo e Armel ha potuto lanciare le braccia verso il cielo e sciogliersi in un pianto liberatorio.
Mordendo l’acqua e il vento con i denti, Alex Thompson non ha fatto sconti e ha combattuto sino all’ultimo momento. L’inglese è riuscito a recuperare 1200 miglia di distanza e avvicinarsi, quando ormai mancavano poche centinaia di miglia all’arrivo, sino a 32 miglia da Armel, un soffio, un soffio che ha fatto stringere il cuore del francese, lo sciacallo, come ormai lo chiamano tutti per via della sua freddezza e determinazione.
Poi la rotta ha portato Alex a tornare a navigare sul foil rotto e le distanze si sono allungate.
Ma ora che il duello è finito e Armel è entrato nella storia, e chi lo ha inseguito intorno al mondo senza mai mollare è appena arrivato accolto da un bagno di folla pari a quello che ieri ha festeggiato il vincitore, il nostro pensiero e le nostre parole devono necessariamente andare a lui, Alex Thompson, il più eclettico degli skipper, l’uomo che ha dimostrato di non conoscere ostacoli e di non temere di tentare l’impossibile. Senza di lui questo Vendée sarebbe stato una corsa solitaria verso il traguardo di Armel Le Cleac’h, invece di un duello epico che ha tenuto gli appassionati con il fiato sospeso dal primo all’ultimo giorno.
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