Le sorti di questo trasferimento d’altura sono state tuttavia incerte fino alla conclusione. La barca svedese comandata da Torben Grael ha preceduto di appena dodici minuti i cugini di Ericsson 3, che a loro volta hanno raggiunto Boston con appena sei minuti di vantaggio nei confronti di Telefonica Blue. Pochi attimi dopo è toccato a Puma varcare la linea d’arrivo, mentre nella mattinata è giunto Telefonica Black, seguito da Delta Lloyd. Soltanto Green Dragon è ancora atteso negli States.
A ridurre i distacchi ci si è messa una zona di alta pressione che ha rallentato parecchio le barche in prossimità della città a stelle e strisce. Nei giorni precedenti, scafi ed equipaggi si erano dovuti confrontare con condizioni particolarmente difficili. Corrente contraria, vento forte con raffiche superiori anche ai trenta nodi, e mare agitato. Tutto come previsto, anche se in questo caso, l’esperienza accumulata durante la quarta tappa, quando la tempesta di Taiwan aveva costretto molte barche a riparare in porto, nessun team è stato costretto a ritirarsi.
Classifica sesta tappa Volvo Ocean Race:
1. Ericsson 4
2. Ericsson 3
3. Telefonica Blue
4. Puma
5. Telefonica Black
6. Delta Lloyd
7. Green Dragon: 40 miglia all’arrivo
Classifica generale Volvo Ocean Race
1. Ericsson 4: 77,5 pt
2. Telefonica Blue: 64.5 pt
3. Puma: 64 pt
4. Ericsson 3: 53 pt
5. Green Dragon: 42 pt
6. Telefonica Black: 25 pt
7. Delta Lloyd: 18 pt
8. Team Russia: 10,5 pt
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