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venerdì 11 ottobre 2024
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Come si calcolano le acque nazionali in navigazione?

La linea di base segnata con il tratto rosso
La linea di base segnata con il tratto rosso

Durante la crociera sapere se si è in acque nazionali o internazionali può essere utile, ma come si calcolano? Come si fa a sapere dove ci si trova rispetto alla territorialità del tratto di mare in cui si sta navigando?

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Secondo la Convenzione di Montego Bay del 1958 le acque territoriali di uno Stato si possono spingere al massimo per 12 miglia dalla linea di base delle sue coste, altrettanto può fare la sua zona di acque contigue.

Sulle carte nautiche la linea di base è rappresentata come nell’immagine con la carta nautica che abbiamo postato in apertura articolo (linea rossa).

Cosa significa?

Significa che per sapere se siamo in acque territoriali o meno dobbiamo consultare una carta nautica e vedere dove si trova la linea di base.

La linea di base generalmente inizia sulla battigia dal punto di massima bassa marea e si estende per 12 miglia verso il largo, ma nel caso in cui la costa si trovi in un golfo o davanti alla costa ci siano delle isole appartenenti allo Stato, la linea di base si sposta.

Nel caso del golfo questa corrisponde alla corda dell’arco che ha come punti di partenza i due capi del golfo e, nel caso delle isole, avrà come linea di partenza quella della massima bassa marea delle coste delle isole stesse.

Ad esempio nel golfo di Taranto bisogna tracciare una linea che congiunge Punta Meliso a Santa Maria di Leuca e da questa contare le 12 miglia.

Le acque territoriali equivalgono al territorio nazionale e su di queste si esercita l’autorità dello Stato, ma con una differenza: nelle acque territoriali vige il diritto di passaggio delle altre navi anche se navi militari di altri paesi a condizioni che queste transitino in pace.

I sommergibili degli altri paesi, per navigare nelle acque territoriali di un altro Stato lo devono fare in emersione e mostrando la bandiera dello Stato di appartenenza.

Come già accade a terra con le ambasciate estere, anche in mare, nelle acque territoriali, le autorità non hanno poteri sulle navi che battono bandiera estera a meno che non ci sia ragionevole sospetto che quella nave stia facendo un traffico di stupefacenti o esseri umani o a bordo si stia consumando un grave reato.

© Riproduzione riservata

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