Friday, 16 May 2025
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Come diventare velisti ecologici e sostenibili al 100 per cento

Come diventare velisti ecologici e sostenibili al 100 per cento
Come diventare velisti ecologici e sostenibili al 100 per cento

Scoprite quali sono le buone pratiche per ridurre al minimo il proprio impatto ambientale quando si naviga a vela. Dai rifiuti, alle acque nere, dalla pesca all’ancoraggio, dalle pulizie di bordo al rispetto delle norme in tema di inquinamento

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Volete essere velisti eco-consapevoli? Ecco qualche buona pratica

Sebbene l’attenzione all’inquinamento sia ormai un tema sempre più avvertito da chi naviga per mare, molti velisti non sanno ancora da dove iniziare il loro viaggio ecologico in barca.

In realtà non è così difficile ridurre al minimo il proprio impatto sull’ambiente marino.

È indubbio che, anche se in minima parte, gli yachts a vela e i loro equipaggi rappresentino un impatto significativo sull'ambiente nelle aree di mare in cui navigano.

Le ancore, per esempio, distruggono le delicate praterie di Posidonia che immagazzinano enormi quantità di CO2.

I motori diesel, alcuni dei quali utilizzano tecnologie obsolete, emettono troppe emissioni nell'atmosfera.

A ciò si aggiunge la grande quantità di rifiuti che solitamente si producono durante una crociera. Incredibilmente spesso vengono abbandonati da qualche parte, a volte perfino in baie remote, per poi finire in mare.

Chiunque si immerga nel Mediterraneo in luoghi molto frequentati da yachts troverà quasi sempre lattine, bottiglie e altri oggetti sul fondale.

Spesso basta un semplice gesto, un’attenzione in più e soprattutto farsi le domande giuste: dove vanno a finire i nostri scarti? Che impatto hanno su pesci e flora marina? C’è modo di riutilizzare un’attrezzatura? Esiste un’alternativa ecologica alle nostre cattive abitudini?

Ecco allora una serie di consigli per effettuare navigazioni davvero eco-compatibili e imparare a essere dei veri amministratori del grande pianeta blu.

Gestire i rifiuti a bordo

Il passo più semplice per essere un diportista eco-consapevole? Non gettare mai in acqua nulla che non appartenga al mare. Questa regola dovrebbe valere anche per tutti coloro che salgono a bordo della vostra barca.

Mozziconi di sigaretta, plastica e una serie di altri rifiuti minacciano la salute della vita marina, visto che molte creature ingeriscono inavvertitamente tali rifiuti.

Tutti gli involucri e i contenitori che salgono a bordo devono essere portati via con voi, per poi essere smaltiti negli appositi contenitori del porto o del marina. A proposito di porti, fate sempre sapere ai gestori se sono necessarie migliori opzioni di raccolta e riciclaggio dei rifiuti.

Imbarcare meno plastica possibile

Negli ultimi anni l'inquinamento ambientale causato dai rifiuti di plastica è diventato un problema serio. I velisti incontrano detriti di plastica quasi ovunque, in mare, sulle rive delle baie o mentre fanno snorkeling.

Il modo migliore per contrastare questo fenomeno è evitarlo sistematicamente, ovvero portare a bordo la minor quantità possibile di plastica e di imballaggi. E quando si scende a terra, smaltire sempre correttamente i vari sacchetti e bicchieri di plastica, le stoviglie usa e getta, e simili.

Ricordate che alcuni oggetti di plastica, come posate e piatti possono essere agevolmente sostituiti con altrettanti oggetti di carta, materiale più facilmente riciclabile e, soprattutto, biodegradabile in acqua con una certa velocità.

Ma proprio per i piatti e le stoviglie, forse la pratica migliore sarebbe quella di tornare a usare piatti di coccio e bicchieri di vetro.

Usare solo prodotti di pulizia sostenibili

Sono ormai disponibili numerosi detergenti e saponi per barche assolutamente ecologici. Per farsi lo shampoo, pulire le stoviglie, fare il bucato.

Cercate le etichette che indicano che un prodotto è biodegradabile.

Non tossico è un altro termine importante da tenere presente. L'Agenzia per la Protezione dell'Ambiente raccomanda anche di cercare prodotti con il marchio Green Seal. Si tratta di un'organizzazione globale senza scopo di lucro che certifica che i prodotti o i servizi soddisfano elevati standard di salute e sostenibilità.

Fare il pieno di carburante in modo corretto

È fondamentale evitare il riempimento eccessivo del serbatoio del carburante, prevenendo così fuoriuscite accidentali in mare.

Nonostante la massima attenzione, gli imprevisti possono accadere. Pertanto, è consigliabile tenere a bordo un panno assorbente o un kit specifico per la gestione delle fuoriuscite.

Inoltre, durante la stagione di navigazione, è buona norma effettuare un'ispezione approfondita dei tubi e dei serbatoi del carburante, al fine di individuare eventuali crepe o perdite che potrebbero causare sversamenti.

Fare attenzione alle praterie di posidonia

La posidonia è una pianta marina fondamentale per la salute del mare: produce ossigeno, protegge le coste dall’erosione e ospita una grande biodiversità. Per questo motivo, è importante navigare con attenzione e rispetto verso l’ambiente che ci circonda.

Molte aree del Mediterraneo sono oggi tutelate come riserve naturali o zone marine protette, dove valgono regole specifiche per preservare gli ecosistemi. In luoghi come al largo dell’arcipelago di Cabrera, della costa di Maiorca o nelle isole Egadi, solo per fare alcuni esempi, l’adozione di misure di tutela ha portato risultati straordinari: la fauna marina è tornata a prosperare e alcune specie rare sono ricomparse.

Pertanto se le carte nautiche o le guide fanno riferimento a riserve naturali, skipper ed equipaggi devono attenersi scrupolosamente alle norme vigenti.

Possono essere zone vietate, restrizioni all'ancoraggio, distanze minime dalla riva, periodi di chiusura, divieti di accesso alla spiaggia o altro.

Seguire queste regole non è solo una questione di rispetto delle normative, ma un gesto concreto per proteggere il mare. L’utilizzo delle boe di ormeggio, quando disponibili, rappresenta spesso un’alternativa comoda e sostenibile all’ancoraggio.

Essere rispettosi delle creature marine

Incontrare uccelli marini, delfini, balene, tartarughe e altre forme di vita marina è un'esperienza sempre emozionante.

Per proteggere sia questi animali che la vostra sicurezza, è essenziale mantenere una distanza minima di 100 metri tra la vostra imbarcazione e qualsiasi animale selvatico, a prescindere dalla specie.

Evitate in ogni modo di inseguirli e, in particolare, prestate estrema attenzione a non separare madri dai loro cuccioli, anche involontariamente. Se durante la navigazione vi trovate con cetacei o altri animali che si avvicinano, se state navigando a motore, riducete la velocità e, soprattutto, non rincorrete gli animali, se non da lontano.

Qualora gli animali manifestino comportamenti anomali o aggressivi, allontanatevi senza esitazione.

Nel caso in cui avvistiate animali in difficoltà, contattate tempestivamente la Guardia Costiera tramite il canale 16 VHF. Non tentate di soccorrerli autonomamente a meno che non abbiate l'esperienza necessaria per farlo in sicurezza.

Pescare in modo responsabile

Per preservare la salute e l'abbondanza delle specie ittiche, sono state stabilite delle restrizioni sulle dimensioni e sulla quantità di pesci che si possono catturare.

È fondamentale informarsi sulle regolamentazioni specifiche del luogo in cui si intende pescare prima di iniziare l'attività.

Un approccio etico e sostenibile è quello di praticare il cosiddetto catch and release, ovvero rilasciare i pesci dopo averli catturati. Permettere a un numero maggiore di pesci di rimanere nel loro ambiente naturale favorisce la riproduzione e contribuisce alla continuità della popolazione ittica.

Riciclare accessori e attrezzature

I prodotti a base di olio minerale sono onnipresenti nella produzione di accessori, corde e abbigliamento nautico.

Sia come materia prima, sia come fonte di energia nella produzione o nell'imballaggio e nella consegna.

Questa situazione non è né rispettosa del clima né dell'ambiente, ma evidenzia anche il potenziale di riduzione delle emissioni di CO2.

Ad esempio, sostituendo i materiali con materiali riciclati, il che funziona particolarmente bene con l'alluminio o il poliestere e migliora significativamente l'impronta di carbonio.

Un modo semplice per essere un velista più attento all'ambiente è quindi quello di riciclare e riutilizzare l'attrezzatura nautica.

Sapevate, ad esempio, che le vostre vecchie vele possono diventare delle borse da viaggio?

Diverse aziende le prenderanno per riutilizzarle. Alcune associazioni e organizzazioni di beneficenza accolgono anche giubbotti di salvataggio usati, ideali per i loro programmi di noleggio a breve termine.

Ogni piccolo gesto contribuisce a evitare che l'attrezzatura finisca subito in discarica.

© Riproduzione riservata

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