Navigare a vela nella nebbia e rimanere in sicurezza
A livello meteorologico, la nebbia è uno dei fenomeni più temuti dai velisti durante la navigazione, e a ragione. La riduzione della visibilità genera una sensazione di smarrimento negli equipaggi, perché si perdono i riferimenti esterni e la cognizione spazio-temporale.
Il rischio maggiore è quello di incorrere in possibili collisioni con altre unità, scogli affioranti, banchi di sabbia o altri ostacoli, che in queste condizioni sono più difficili da evitare.
Per queste ragioni, la nebbia andrebbe assolutamente evitata, ma spesso le circostanze non lo permettono. Quello che è certo è che questo fenomeno costringe skipper ed equipaggio a essere prudenti e vigili, dato che ogni errore può rivelarsi fatale.
Vediamo allora quali misure adottare per navigare in sicurezza anche con la nebbia, come farsi aiutare dalla tecnologia, ma anche dal nostro istinto, e soprattutto quali segnali sonori
Login
Se sei già registrato fai il login per leggere l'articolo.
More than 100+ articles.
Registrati
Registrati per leggere i contenuti riservati ai nostri iscritti.
Navigare a vela nella nebbia e rimanere in sicurezza
A livello meteorologico, la nebbia è uno dei fenomeni più temuti dai velisti durante la navigazione, e a ragione. La riduzione della visibilità genera una sensazione di smarrimento negli equipaggi, perché si perdono i riferimenti esterni e la cognizione spazio-temporale.
Il rischio maggiore è quello di incorrere in possibili collisioni con altre unità, scogli affioranti, banchi di sabbia o altri ostacoli, che in queste condizioni sono più difficili da evitare.
Per queste ragioni, la nebbia andrebbe assolutamente evitata, ma spesso le circostanze non lo permettono. Quello che è certo è che questo fenomeno costringe skipper ed equipaggio a essere prudenti e vigili, dato che ogni errore può rivelarsi fatale.
Vediamo allora quali misure adottare per navigare in sicurezza anche con la nebbia, come farsi aiutare dalla tecnologia, ma anche dal nostro istinto, e soprattutto quali segnali sonori utilizzare e le manovre da compiere.
Come e quando si forma la nebbia in mare
Bisognerebbe sempre cercare di evitare la nebbia quando si naviga, consultando le previsioni meteorologiche nella zona interessata. È però anche utile sapere cos’è esattamente e come si forma la nebbia.
Il fenomeno si presenta quando una nube si forma a contatto con il suolo. È costituita da piccole gocce di acqua liquida o cristalli di ghiaccio sospesi in aria. A causa dei raggi solari diffusi da parte dell’acqua in sospensione, la nebbia appare come un “alone bianco” che limita la visibilità dell’ambiente circostante.
Secondo l’Organizzazione Meteorologica Mondiale, il termine “nebbia” si applica quando la visibilità è inferiore a 1.000 metri. Per visibilità da 1.000 a 5.000 metri si usa invece l’espressione “foschia”. Esiste anche una classificazione della nebbia in base alla sua densità.
Ne esistono tre tipologie:
Densa: visibilità inferiore a 30 metri.
Fitta: visibilità compresa tra 30 e 50 metri.
Spessa: visibilità compresa tra 50 e 200 metri.
Cosa fare quando si naviga nella nebbia
Se si è ancora in porto e la visibilità è inferiore ai 500 metri è bene aspettare che le condizioni migliorino. La nebbia in genere è un fenomeno locale e all’alzarsi della temperatura, scompare. Quindi basta un po’ di pazienza.
Se al contrario, ci si trova già al largo, è bene eseguire queste procedure per mettere in sicurezza la barca e l’equipaggio.
Salvagenti, imbracatura e zattera
Se scende la nebbia, bisogna portare per prima cosa tutto l'equipaggio in coperta, assicurandosi che indossino tutti i giubbotti di salvataggio. È importante anche indossare le imbragature di sicurezza e i relativi cordoni ombelicali da agganciare alla jack line durante manovre e spostamenti.
Il pericolo di perdere qualcuno in mare in caso di nebbia fitta è molto più alto. È bene mettere una persona di vedetta a prua, a sinistra, a dritta e a poppa della barca, tutti vigili e pronti a dare eventuali allarmi. Zattera di salvataggio e il tender devono essere pronti sul ponte e controllati.
Tutte queste misure di sicurezza sono necessarie perché il pericolo di collisione con un’altra unità è alto e, in caso di collisione, le persone possono essere sbalzate fuori bordo, per questo devono avere le cinture. Lo stesso, una collisione potrebbe provocare l’affondamento della barca repentino, per questo la zattera, o quanto meno il tender, se si è in vicinanza di costa, deve essere pronta all’uso.
Ridurre la velocità della barca
È altrettanto fondamentale ridurre la velocità di andatura per aumentare i tempi utili di reazione in caso di necessità.
Sarebbe bene non fermarsi del tutto, perché in caso di pericolo di collisione una barca ferma non governa. Se possibile, bisogna dirigersi verso acque poco profonde e, se proprio ci si vuole fermare, bisogna ancorare in un punto che si giudica sicuro, ridossato e lontano dal traffico marittimo.
Se ci si trova in prossimità dell'ingresso di un porto, bisogna pianificare attentamente l’ingresso per tenersi lontani da ostacoli e pericoli.
Continuare a navigare a vela
In presenza di nebbia, la visibilità si riduce notevolmente e bisogna affidarsi necessariamente anche all’udito.
Per questo sarebbe bene continuare a navigare sfruttando le vele qualora ci fosse un minimo di refola che possa far muove la barca. Il rumore del motore acceso altera irrimediabilmente la capacità di percepire suoni che provengono dall’ambiente circostante.
Se si è costretti a usare il motore per mancanza di vento (cosa facile in condizioni di nebbia) è bene spegnerlo a intervalli regolari e ascoltare i suoni del mare. Il rumore della risacca o il suono dei gabbiani possono indicare per esempio che ci si trova in prossimità della costa.
Farsi vedere da navi e altre unità
In caso di nebbia aumenta il rischio di collisione con altre unità, per cui è fondamentale aumentare il più possibile la propria visibilità. In genere navi, yachts e traghetti sono dotati di radar in grado di rilevare le imbarcazioni. Per migliorare la visibilità, si può utilizzare un riflettore radar, oltre ad accendere tutti i fanali e le luci di via.
Un aiuto prezioso dagli strumenti di navigazione
In caso di nebbia si deve fare affidamento sui principali strumenti di navigazione. Gps in primis per sapere dove si è, ma anche il radar e il sistema Ais (Automatic Identification System) se presenti a bordo. Sistemi questi che sono in grado di far vedere anche con visibilità bassissima la presenza di altre unità.
Anche il Vhf è un’arma preziosa contro la nebbia. È consigliabile effettuare chiamate a intervalli regolari sul canale 16 per comunicare la propria posizione, la rotta seguita, la velocità e la destinazione.
Se si prevede che il fenomeno nebbia durerà a lungo (questo capita soprattutto se si è in un periodo dell’anno in cui il sole riscalda poco) è bene segnare sulla carta nautica di tanto in tanto la propria posizione letta sul GPS, questo nel caso di un’avaria elettrica e la perdita dell’uso del GPS ci aiuterà a capire dove ci troviamo.
Segnali sonori e come usarli in modo corretto
Altrettanto fondamentale navigando in presenza di nebbia è conoscere e utilizzare i segnali sonori in mare. Il modo migliore per evitare le collisioni nella nebbia è sempre quello di produrre rumore e farsi sentire.
È importante considerare che in caso di nebbia molto fitta i segnali sonori possono letteralmente rimbalzare da un banco di nebbia all’altro.
I segnali acustici che si devono avere a bordo di uno yacht sono un corno a fiato o un segnale sonoro alimentato da una bomboletta di Co2.
I segnali acustici hanno significati precisi che vanno rispettati. Se non si ricordano a memoria, è possibile consultarli sulle confezioni dei dispositivi.
I segnali più comuni per navigare nella nebbia in ogni caso sono:
A vela: un suono lungo e due brevi ogni 2 minuti.
A motore: un suono lungo ogni 2 minuti
In navigazione, ma fermi: due suoni lunghi ogni 2 minuti
Nota: un suono breve dura 1 secondo – un suono lungo dura 4-6 secondi.
Se si ritiene di essere in pericolo di collisione o si rileva un segnale sul radar, bisogna far partire dal proprio avvisatore acustico 5 suoni a distanza di un secondo l’uno dall’altro.
Tutti questi consigli sono preziosi, ma la cosa più importante di tutte è mantenere la calma. La nebbia è un fenomeno che ha un forte impatto psicologico sullo skipper e sull’equipaggio, è fondamentale razionalizzare il più possibile la situazione e fare tutte le cose necessarie con molta calma.
Il panico è il peggior nemico e una nebbia fitta, soprattutto per i meno esperti, è capace di generare panico.