domenica 19 gennaio 2025
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Limiti di navigazione delle Unità da Diporto

Limiti di navigazione delle Unità da Diporto
Limiti di navigazione delle Unità da Diporto

Le unità da diporto con marchio CE, indipendentemente dal fatto che siano natanti o imbarcazioni, hanno delle limitazioni alla navigazione determinate dalla categoria di omologazione. Vediamo quali sono.

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Tutti gli scafi atti alla navigazione da diporto, al di là delle loro dimensioni e tipologia, vengono indicati con la definizione generica di Unità da diporto.

In un articolo dedicato abbiamo spiegato la classificazione delle unità da diporto, e qui sintetizzeremo dicendo che le Unità da diporto si dividono in tre categorie fondamentali:

  • Natanti
  • Imbarcazioni
  • Navi

Capire a fondo le varie classificazione riguardanti le unità da diporto non è semplice. Queste dipendono da vari fattori e sono relative a diverse situazioni.

La differenza più evidente è quella che esiste tra unità con marchio CE e quelle senza, ovvero quelle importate da paesi extracomunitari o quelli prodotti prima del 17 giugno del 1998 momento in cui è entrata in vigore la normativa riguardante il marchio CE.

Prima le barche avevano due sole limitazioni derivanti dalla loro omologazione, entro o oltre le dodici miglia dalla costa, dove i natanti potevano essere omologati entro le sei o entro le dodici miglia. Con l'avvento del marchio CE, la legislazione è cambiata e ora le unità da diporto con marchio, indipendentemente dal fatto che siano natanti o imbarcazioni, hanno delle limitazioni alla navigazione determinate dalla categoria di omologazione.

Le Imbarcazioni e i natanti da diporto possono essere abilitati ai seguenti tipi di navigazione secondo la marcatura CE di appartenenza.

  • Categoria A: possono navigare senza alcun limite, ad esclusione di circostanze estreme quali tempeste, uragani, onde anomale.
  • Categoria B: possono navigare con onde di altezza significativa fino a 4 metri (mare agitato) e vento fino a forza 8.
  • Categoria C: possono navigare con onde di altezza significativa fino a 2 metri (mare molto mosso) e vento fino a forza 6.
  • Categoria D: categoria possono navigare in acque protette con onde di altezza significativa fino a 0,3 metri e vento fino a forza 4.

Come si vede queste sono categorie pensate in base alle condizioni meteo che la barca, si presume, possa affrontare in sicurezza. Ci si chiederà come e chi debba determinare se una barca un giorno possa uscire o, se invece, debba rimanere in porto. La figura centrale in questo caso è il comandante, è a lui che è affidata la decisione. Logicamente, se questi esce in mare nonostante i bollettini meteo ufficiali annuncino situazioni meteo avverse e che lascino presumere che le condizioni del vento e del mare siano superiori a quelle per cui la barca è omologata, non avrà giustificazioni in caso di incidente o anche solo di fermo da parte della capitaneria di porto.

A tale categorizzazione sono sottoposti anche i natanti marcati CE, che però sono soggetti anche al limite di distanza imposto alla loro categoria di appartenenza. Per tanto, per ipotesi un natante marcato “C” potrà navigare con vento fino a forza 6, ma per superare le 6 miglia dovrà essere in possesso di una specifica documentazione e delle dotazioni di bordo previste per tale limite, mentre non potrà in nessun caso superare il limite delle 12 miglia.

Con l'introduzione del marchio CE, il legislatore ha dovuto anche chiarire la posizione di tutte quelle unità da diporto che per diversi motivi non avevano la marchiatura della comunità europea. Ciò è stato fatto con il decreto del 10 maggio del 1999, dove si stabiliva che le unità non marchiate avrebbero dovuto limitare la loro navigazione secondo il seguente schema che esclude i natanti da spiaggia: sandolini, windsurf e altri.

  • 6 miglia (11.112 metri), senza il mezzo collettivo di salvataggio a bordo
  • 12 miglia (22.224 metri), come mezzo collettivo è richiesto almeno un apparecchio galleggiante

Sino a dodici miglia da costa può navigare quel natante o imbarcazione che era omologata senza limite o per il quale un istituto tecnico abbia rilasciato l'opportuna certificazione.

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