Nuotatori esperti, dotati di un superolfatto, in grado di arrampicarsi lungo la catena dell’ancora. Vediamo come combattere la presenza dei topi: scomodi ospiti in barca.
Sarà capitato anche a voi, cantava Mina, ma questa volta non parliamo di un’orchestra che suona nella testa, ma di topi che ballano a bordo, anche perché è raro avere un gatto in barca e si sa che quando il gatto non c’è…
Abbiamo chiesto al professor Mauro Delogu, zoologo e ricercatore presso l’università di Bologna, come è possibile evitare che questi sgradevoli clandestini salgano a bordo.
Distinzione tra Topi e Ratti e i pericoli per l’uomo
Dal punto di vista scientifico è innanzitutto importante fare una distinzione di razza tra topi e ratti: quelli che normalmente scorrazzano per i porti e salgono a bordo delle barche sono i ratti, non i ratti neri che vivono in campagna e sono prevalentemente erbivori, ma più precisamente si tratta del rattus norvegicus, che come è facile intuire dal nome, ha colonizzato l’Europa a bordo delle navi dei Vichinghi, ai tempi della peste del Trecento.
Si tratta quindi di un animale marinaio e grande nuotatore, ma essendo di taglia relativamente piccola – raggiunge circa i 350 grammi di peso e arriva fino a 35 cm, coda compresa - ha un grande dispendio di energia e tende a raffreddarsi velocemente.
Dunque, in presenza di onda o basse temperature è in difficoltà, ma sul mare calmo di una qualunque rada mediterranea è in grado di percorrere centinaia di metri a nuoto.
Comportamento sociale dei ratti e pericoli per l’uomo
Il ratto vive in gruppi sociali, che su un’isola possono arrivare a decine di migliaia di individui e gli esemplari più maturi sono in grado di trasmettere la loro esperienza ai compagni più giovani.
All’interno di ogni gruppo c’è uno scru
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