Escluso dalle trattative, come volevano le ultime indiscrezioni, il governo spagnolo che tanto aveva storto la bocca di fronte ad alcune clausole richieste dal sindacato di Bertarelli. Al momento, tuttavia, non si conoscono ancora cifre e dettagli del contratto firmato tra le parti.
Meno incertezze, invece, sul format della competizione. Le sfide in mare si terranno a bordo degli ACC 5, le barche utilizzate nell’ultima edizione di Coppa, e saranno composte da regate di flotta e duelli di match race. “Valencia è stata la sede – ha detto Lucian Masmejan, avvocato di Alinghi – di una delle più belle edizioni di Coppa America e siamo convinti che potrà esserlo ancora.
Noi e tutti gli altri challenger vogliamo tornare in acqua al più presto”.
Soddisfatto anche il sindaco di Valencia, Rita Barberà, che si è impegnata a lungo per rendere la città spagnola ancora una volta protagonista delle sfide di Coppa. “Abbiamo raggiunto un accordo importante – ha detto – e intendiamo impegnarci per organizzare a Valencia anche la prossima edizione di Coppa America. L’ultima ci ha permesso di raggiungere risultati importanti, non solo a livello di visibilità internazionale, ma anche per i reali benefici di cui l’intera economia valenciana ha usufruito”.
Ieri, inoltre, è stato il giorno in cui Alinghi e gli altri challenger si sono incontrati per il sesto Competitor Meeting. Gli argomenti proposti dall’agenda hanno riguardato l’organizzazione logistica dei due Act. Quella di oggi, invece, potrebbe essere un’altra data importante per la Coppa. Nel pomeriggio italiano, infatti, la corte di New York potrebbe promulgare l’attesa sentenza sulla diatriba tra il defender e Bmw Oracle.
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