A quella competizione, infatti, parteciparono altri dieci navigatori oltre a Knox-Johnston. Il più famoso di tutti, Bernard Moitessier, quando era in lotta per la vittoria preferì continuare la propria vita avventurosa in mare piuttosto che sbarcare in Inghilterra; altri sei invece abbandonarono, Nigel Tetley e la sua barca affondarono, mentre Donald Crowhrust, secondo alcune ricostruzioni, pare si sia tolto la vita. Proprio alla famiglia del compianto collega, Knox-Johnston donò il premio vinto.
Il suo viaggio iniziò da Falmouth il 14 giugno; il 17 gennaio, dopo sette mesi di navigazione, il velista inglese doppiò Capo Horn, per fare ritorno nel porto britannico il 22 aprile. Portando a termine un’impresa che viene definita l’Everest della vela. Con una differenza: la montagna più alta del mondo è stata scalata da 1.500 persone, la circumnavigazione del globo in solitario senza scalo, quaranta anni dopo Knox-Johnston, è stata completata da meno di cento velisti.
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