Da sempre per i velisti italiani che sognano le grandi regate oceaniche trovare sponsor che garantiscano la possibilità di avere mezzi competitivi è difficile. Eppure negli ultimi tempi qualcosa, lentamente, sta cambiando.
Giancarlo Pedote, Ambrogio Beccaria, Alberto Riva, per citare qualche nome, hanno avuto la possibilità di sviluppare progetti di alto livello con i loro sponsor. Certo nulla in confronto a quanto accade in Francia o in Inghilterra, ma qualcosa si muove.
E lo sa anche Alberto Bona, il velista torinese di 36 anni che ha da poco annunciato un progetto molto ambizioso. La costruzione di un nuovo Class 40, su progetto di Sam Manuard, e la partnership con l’azienda farmaceutica IBSA.
La barca dovrebbe andare in acqua entro l’inizio dell’estate, e l’obiettivo agonistico stagionale è subito di altissimo livello: la Rhoute du Rhum.
Bona è un velista con un bagaglio importante in Oceano, tra cui 2 Mini Transat (una non portata a termine) e due campagne alla Solitaire du Figaro, oltre a una Transat Jacques Vabre in Class 40 non conclusa per un’avaria.
Sarà interessante anche vedere che tipo di progetto uscirà dalla matita di Sam Manuard. La tendenza nelle ultime generazioni di Class 40, di cui Manuard è protagonista, è quella di realizzare delle prue praticamente scow, rotonde, dai volumi potenti per planare alle andature portanti senza ingavonarsi sulle onde.
Per Alberto Bona è l’occasione di dimostrare, con uno sponsor solido alle spalle e una barca nuova di zecca, tutto il suo talento.
La Rhoute du Rhum, che partirà il 6 novembre da Saint Malo, arriverà a pochi mesi dal varo ed è fisiologico che sarà un test soprattutto per la barca e non sarà facile ottenere un risultato importante.
La sfida di Alberto Bona è appena iniziata, e questa regata è solo il primo appuntamento di una lunga campagna oceanica.
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