
Non è classificabile come una vera e propria regata, anche se c’è chi la fa con spirito sportivo, dato che è possibile anche accendere il motore, ma definizioni a parte, regata o meno, la ARC è uno dei grandi “fenomeni” della vela internazionale.
L’edizione 2021 è partita domenica 21 novembre, con oltre 140 imbarcazioni in rappresentanza di più di 30 nazioni, da Las Palmas, alle Canarie, e arriverà come di consueto a Santa Lucia, Caraibi, dopo una navigazione di 2700 miglia.
Per capire che fenomeno è la ARC basti pensare che tanti velisti partono alla volta delle Canarie per cercare un imbarco per questa mitica traversata, partendo magari senza alcuna sicurezza sul trovarlo.
Questo perché l’ARC rappresenta anche spesso il modo più sicuro, in flotta, per compiere il grande passo oceanico. In caso di avaria è probabile che a poche decine di miglia ci sia un altro concorrente pronto a intervenire per dare una mano, e le barche sono tutte monitorate tramite il tracking dall’organizzazione.
Sono tanti gli italiani che anche quest’anno hanno creduto in questa formula. Sette barche con equipaggio italiano sono partite da Las Palmas: il Vismara 69 Nacira, il Vismara 62 Yoru, il Neel 47 Minimole, il Najad 37 Bel Ami, il Bavaria 57C JK Sail, il Sun Odyssey 52.2 Mizar e lo Swan 98 Drifter Cubed.
Per le barche più veloci, stando alle condizioni meteo, con un Aliseo capriccioso soprattutto nella prima parte, saranno necessari non meno di 10-12 giorni per completare la traversata, anche il doppio del tempo per i tanti cruisers che animano la flotta della ARC.
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