Disegnato da Simonis Voogd, questa barca si presenta con linee abbastanza tradizionali. Sezioni di carena piatte e una struttura in sandwich puntano a realizzare un prodotto che sia in grado di regalare al proprio armatore buone sensazioni sotto vela. Le prestazioni, infatti, arrivano grazie a un dislocamento leggero (poco più di una tonnellata e mezzo) e una superficie velica discreta, che prevede anche l’utilizzo di uno spinnaker, capace di far rendere al massimo questa barca alle portanti. La chiglia retrattile, inoltre, permette la navigazione in zone con basso fondale.
Internamente, il Fareast 26 si presenta con quattro cuccette, di cui due ricavate all’estrema prua, un tavolo abbattibile e uno scompartimento bagno indipendente.
Essenziale e spartano, il piano sottocoperta punta a ricavare il massimo dello spazio in relazione alle dimensioni ridotte dello scafo. Altra carta su cui il cantiere cinese punta per fare breccia nel cuore degli armatori europei è l’ottimo rapporto qualità-prezzo.
Dati tecnici:
Lunghezza fuori tutto: 8,38 mt
Lunghezza scafo: 7,92 mt
Lunghezza al galleggiamento: 7,17 mt
Baglio massimo: 2,55 mt
Pescaggio: 1,70 mt
Dislocamento: 1.655 kg
Zavorra: 600 kg
Superficie velica: 37,20 mq
Spinnaker: 57,40 mq
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