L’oggetto del contendere è, soprattutto, la nuova regola per il calcolo dell’imponibile su cui applicare l’IVA nelle attività che si occupano di noleggio e locazione di unità da diporto.
Secondo Confindustria Nautica si tratterebbe di un regolamento che arriverebbe ad aumentare la pressione fiscale anche di 11 punti sulle attività che lavorano nel mondo del charter. Il periodo del resto non è certamente dei più felici per il mondo del noleggio viste le tante disdette che la crisi Covid ha causato, ma c’è anche da dire che adesso la stagione è ripartita anche in maniera più positiva rispetto alle attese.
Il Governo però, impegnato in queste settimane nella dura battaglia in sede europea, ha deciso di fatto di prendere tempo e rinviare a novembre l’entrata in vigore del nuovo regolamento e non è detto che questo sarà nella stessa misura del provvedimento originale.
Si tratta solo di una delle partite che attendono l’Esecutivo con il mondo della nautica, l’altra è l’aumento dei canoni demaniali per i marina, con valore retroattivo. Un provvedimento deciso dal Governo Prodi nel 2007 che ha aperto un contenzioso ancora oggi irrisolto. Una sentenza del TAR però ha valutato come illegittimo l’aumento retroattivo ed è probabile che alla fine si giunga a una sintesi efficace tra le parti.
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