sabato 22 marzo 2025
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Una lezione per i giapponesi

Scienziati australiani e neozelandesi, nell’antartico per dimostrare come si possono studiare le balene senza doverle uccidere

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Sydney - La flotta peschereccia giapponese ogni anno uccide diverse centinaia di balene in barba a tutti i trattati internazionali per la salvaguardia di questo grande cetaceo. La scusa ufficiale è che le uccisioni vengono effettuate per scopi scientifici, come ripetuto più volte dal governo giapponese, non è possibile studiare le balene se non se ne catturano un certo numero. Per dimostrare quanto sia infondata questa tesi, diciotto scienziati australiani e neozelandesi partiranno nel mese di febbraio alla volta dell’Antartico per effettuare studi sulle balene che vivono in quella zona, gli studi in questione saranno condotti senza dover ne uccidere, ne tanto meno catturare gli animali. Nick Gales dell’ Australian Antarctic Division, ha spiegato durante la conferenza stampa per la presentazione del progetto, che chiunque può inventarsi una ricerca scientifica che necessiti dell’uccisione di esemplari di una determinata specie, ma poi bisogna vedere se le informazioni, obbiettivo della ricerca, siano necessarie e se queste non possano essere ottenute con altri metodi. “Il Giappone - continua Nick Gales - sta semplicemente mascherando il commercio dei derivati della Balena sotto l’aurea della ricerca scientifica ed è nostra intenzione dimostrare come gli scienziati giapponesi potrebbero condurre i loro esperimenti senza dover abbattere nemmeno un esemplare di balena.”

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