Gli studiosi, guidati dall’ingegnere David Mitlin, stanno portando avanti da diversi anni un’interessante ricerca sulla corteccia delle piante di Canapa che, lavorata ad alte temperature, circa 180 gradi per un tempo prolungato, può essere trasformata in pannelli per l’accumulo di energia, un po’ come avviene già per il grafene.
La tecnologia messa appunto dal gruppo del professor Mitlin può essere utilizzata per la creazione di batterie elettriche ecologiche.
La tecnologia della canapa ha già trovato applicazione in alcuni prodotti della statunitense Alternet , prodotti che stanno incontrando un ampio interesse nel mondo dell’automotive.
Nel settore nautico ci sono già delle manifestazioni d’interesse da parte di cantieri che si tanno spostando dai motori termici ai motori elettrici.
Quello delle batterie basate sulla tecnologia della canapa segnerebbe il ritorno in ambito nautico di un materiale che è già stato ampiamente usato nella marineria, infatti sino all’avvento delle fibre sintetiche cime e vele erano realizzate con fibre di canapa.
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