I due quando hanno capito che non c’era modo di tornare a casa loro in Olanda, per via del Coronavirus, hanno deciso di arrivarci in barca.
Jordy, arrivato in Australia, aveva comprato un pick-up, uno di quei SUV con i furgoni posteriori, che poi ha venduto per comprare un ketch di ferrocemento costruito molto tempo fa in Olanda. Comprata la barca si è reso conto che, in assenza di esperienza, non ce l’avrebbe fatta a portarla in Olanda da solo, così ha cominciato a darsi da fare per trovare dei compagni di viaggio. Un colpo di fortuna (a suo vedere) ha fatto sì che Daniel Wiessing, un altro olandese di 23 anni anche lui a digiuno di vela, avesse messo un annuncio su Facebook per cercare compagni di viaggio per una traversata da fare con un piccolo catamarano sempre dall’Australia all’Olanda. Se avesse trovato qualcuno, avrebbe comprato il catamarano che ancora non era suo.
I due si sono incontrati e probabilmente hanno pensato che quattro cose le sapeva uno, quattro cose le sapeva l’altro e insieme avrebbero fatto un mezzo marinaio. Daniel ha rinunciato all’acquisto del catamarano e ha deciso di partire con Jordan.
I ragazzi, visto che la barca ha otto posti, hanno deciso di imbarcare altre due persone che però invece di cercare negli Yacht Club, tra le persone più esperte, le stanno cercando su Facebook tra quelli che gli rispondono perché non sanno come tornare in Olanda a causa del Coronavirus.
La partenza è prevista tra un mese quando ci saranno i venti giusti per fare la rotta che passa da Panama e, nel frattempo, hanno deciso di fare un corso di vela per riuscire a capire come si porta una barca in oceano.
La storia fa pensare che ci sono persone che sono convinte che traversare metà del globo in barca sia un po’ come prendere un autobus di linea.
Il profilo Facebook du Daniel Wiessing
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