Una regata a tratti dominata dagli italiani, ma con un finale che non era quello sperato: niente doppietta in testa al podio della prima tappa di questo Defi Atlantique per Ambrogio Beccaria su Allagrande Pirelli e Albero Bona su IBSA.
A fare festa è Ian Lipinski su Credit Mutuel, che vince la prima tappa, fino a Horta, di questa traversata atlantica in equipaggio dedicata ai Class 40.
La seconda tappa sarà di 1300 miglia, da Horta a La Rochelle e promette un nuovo duello acceso soprattutto tra queste tre barche.
Ai fini della vittoria di Lipinski è stata decisiva la seconda parte di regata, quando lo skipper francese con il suo equipaggio ha deciso di separarsi dal duo italiano e tentare un’opzione più a sud, lontano dai due battistrada.
Lipinski è rimasto per più tempo davanti a un fronte perturbato, e poi è risalito a nord per chiudere la porta agli italiani che nel frattempo erano rimasti fermi in una zona senza vento.
Una mossa da “volpe”, riuscita con un po’ di fortuna, ma che fa capire quanto Lipinski, anche se con un Class 40 non nuovissimo, sia comunque uno degli skipper più esperti della flotta dei Class 40.
La vittoria generale del Defi Atlantique si assegna sulla somma dei tempi delle due tappe. Beccaria accusa un ritardo di quasi 2 ore da Lipinski, mentre quello di Bona è poco superiore alle 5 ore.
Su una tappa di 1300 miglia, alle medie di velocità sui 17-18 nodi che riescono a tenere i Class 40, non sarà semplicissimo recuperare questo distacco a Credit Mutuel, ma non è impossibile.
I due Class 40 italiani hanno dimostrato del resto di essere due barche affidabili e molto competitive, e gli equipaggi guidati da Bona e Beccaria sono di prim’ordine. Molto dipenderà quindi dal meteo: al lasco con vento forte gli italiani sono favoriti, se invece l’andatura sarà di bolina è più complesso riuscire a creare dei distacchi.
Beccaria e Bona dovranno stare attenti a non esagerare nella loro rivalità e concentrarsi sulla vittoria finale della regata.
Le dichiarazioni di Bona e Beccaria
“Complimenti a Ian e al team di Crédit Mutuel per la vittoria di tappa e ad Ambrogio per il secondo posto - ha dichiarato Alberto Bona ieri sera all’arrivo - chiudiamo in terza posizione una prova che abbiamo animato dall’inizio e condotto per metà percorso. Sapevamo che sarebbe stato difficile, soprattutto per la gestione del meteo. Adesso servono le ‘4 erre’: riposo, un po’ di riparazioni, posto che abbiamo rotto una vela l’ultima notte (quella in cui abbiamo perso contatto con Ambrogio), reset mentale e recuperare. Le Azzorre sono un posto meraviglioso, ed è bello essere qui. Dobbiamo concentrarci sulla strategia per le 1.300 miglia che abbiamo davanti: l’imperativo è fare tutto il possibile e giocarcela fino in fondo nel corso della seconda tappa”.
“Per l’analisi del meteo è stata la regata più complicata che abbia mai fatto - commenta Ambrogio Beccaria al suo arrivo. - È stato molto difficile prendere decisioni basandoci sui modelli previsionali, perchè spesso davano indicazioni contraddittorie. Alla fine siamo andati a nord, come suggerivano, ma non era la scelta che avevamo in mente. Pensavamo fosse meglio continuare ad avanzare davanti al fronte, come Ian Lipinski. Poi, dopo una strambata per riposizionarci, abbiamo incrociato ‘IBSA’, cominciando un duello uno contro uno e non abbiamo avuto più tempo di analizzare i nuovi modelli meteo e prendere la decisione giusta. Abbiamo commesso un errore strategico, ma siamo soddisfatti del risultato.”
La regata
La Defi Atlantique è una regata di 3500 miglia, divisa in due tappe, riservata ai Class 40 in equipaggio, è partita sabato 1 aprile dalla Guadalupa. La prima tappa si snoda da Giuadalupe a Horta, alle Azzorre, per un totale di 2200 miglia; la seconda da Horza a La Rochelle con uno sprint di 1300 miglia.
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