A fare la parte del leone, i grandi cantieri dei superyacht, come Azimut o Gruppo Ferretti (marchio italiano a proprietà cinese) che garantiscono al nostro paese la leadership mondiale nel settore delle grandi barche a motore.
Di un certo peso anche la presenza dei produttori di barche a vela nostrani. Limitati nel numero, questi, si sono messi in evidenza per la qualità dei loro prodotti. Tra questi il Cantiere del Pardo ha presentato il suo nuovo LC 46, il primo modello di una nuova gamma di barche che si andrà ad affiancare ai già molto conosciuti Grand Soleil, i performance che hanno fatto grande il cantiere.
Il Pardo oggi è il più grande cantiere della penisola ed esporta circa metà della sua produzione. Con l’LC 46 il cantiere ha messo a punto un deciso incremento di qualità dei suoi prodotti come annunciato due anni fa quando il cantiere è tornato in mani italiane. Vicino allo stand del Cantiere del Pardo, c’era quello di Solaris che ha presentato il suo nuovo Solaris 50, esposto a fianco al 58 presentato lo scorso anno.
Al salone hanno partecipato anche la Comar, che ha annunciato il suo nuovo 50 piedi, e Italia Yachts che ha esposto due modelli l’Italia 10.80 e l’Italia 12.80.
Oltre ai cantieri italiani erano presenti i grandi cantieri europei per la produzione di barche in serie: Bavaria, che ha presentato il nuovo Nautitech 40, il primo modello della neonata Bavaria Catamarans; Dufour che ha portato l’ultimo nato, il Dufour 350, Beneteau e Jeanneau che hanno allestito dei grandi stand con quasi l’intera gamma esposta e il gruppo Hanse con i suoi marchi Dehler, Moody e Varianta che, insieme a Bavaria, qui, hanno giocato in casa.
Gli organizzatori del salone si dichiarano molto soddisfatti dell’affluenza di pubblico, mentre alcuni operatori denunciano un calo di presenza soprattutto durante la settimana.
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