Qualche settimana fa gli agenti della GdF di Cagliari avevano fermato in banchina degli armatori di barche che mostravano bandiere olandesi, questi avevano giustificato la bandiera con una serie di documenti scritti in olandese che però non hanno convinto gli agenti i quali hanno deciso di indagare inoltrando una richiesta di chiarimenti alla polizia olandese.
Questa, visti i documenti, ha spiegato che in nessun modo quei fogli di carta davano diritto a issare la bandiera dei Paesi Bassi, i documenti erano solo l’attestato dell’iscrizione della barca a uno yacht club olandese.
In seguito alla risposta della polizia olandese, la Guardia di Finanza ha proceduto al sequestro delle barche e di altri mezzi che si trovavano nella stessa situazione in altri porti della Sardegna. Denunciati i proprietari delle barche per diversi reati tra i quali anche quello di uso di falso contrassegno di identificazione, perché gli armatori avevano avuto la bella pensata di esporre sui loro scafi dei numeri di registrazione falsi.
La Guardia di Finanza dovrà ora capire se dietro a tutto ciò c’è una truffa ai danni degli armatori che avrebbero agito in buona fede o se gli armatori hanno seguito i consigli di qualche genio della tastiera come se ne trovano molti su Facebook.
Il tema delle bandiere alternative è ampiamente trattato sui social.
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