Durante il Superyacht Design Festival di Cortina d'Ampezzo, Marnix Hoekstra e Bart M. Bouwhuis, direttori creativi dello studio di design olandese Vripack, hanno presentato il progetto "From zero to hero".
L'obiettivo del progetto è quello di creare una barca a vela con un impatto ambientale minimo sviluppando una tecnologia per bilanciare la produzione, lo stoccaggio e la domanda di energia, senza compromettere l'estetica e il comfort della nave.
La Fondazione Zero, composta da investitori, fisici, esperti informatici, data specialist e architetti navali dello studio Dykstra, ha sviluppato l'approccio innovativo e rivoluzionario del progetto.
La Fondazione si propone di raccogliere e condividere dati su una piattaforma open-source accessibile a tutti per sfidare il concetto tradizionale di progettazione navale.
La prima imbarcazione costruita con questo approccio è una barca a vela di 69 metri in costruzione presso il cantiere olandese Vitters Shipyards, che utilizza energia solare e termica per raggiungere un bilancio energetico equilibrato.
La potenza dello yacht a vela è generata dal vento e una turbina sottomarina converte l'energia cinetica in elettricità. In sintesi, "From zero to hero" mira a cambiare le regole e le percezioni del tradizionale yacht a vela, fornendo una nuova piattaforma con un impatto ambientale sostanzialmente ridotto e zero emissioni.
Lo yacht "From Zero to Hero" è stato progettato con una particolare attenzione alla raccolta di energia solare sostenibile. Per massimizzare l'efficienza del sistema, sono stati installati pannelli solari su misura sul tendalino e sulla tuga e sono state sviluppate tecnologie per adattare l'esposizione dei pannelli alle condizioni di luce solare, queste permettono ai pannelli di lavorare anche in condizioni di semi ombreggiatura. Le superfici fotovoltaiche sono state progettate per raccogliere energia sia sotto forma di elettricità che di calore, con un'efficienza del 20% per l'elettricità e del 80% per il calore.
L'energia termica raccolta dai pannelli può essere utilizzata per riscaldare l'acqua per la doccia, il bucato e persino per alimentare un refrigeratore ad assorbimento da 17 kW.
Grazie all'isolamento del ponte e dello scafo, è stato possibile ridurre la necessità di climatizzazione delle cabine e di riscaldamento nelle condizioni di navigazione più fredde.
L'utilizzo di sughero e di un additivo che riflette gli infrarossi ha aumentato il valore di isolamento del ponte e dello scafo e ridotto l'irradiazione di calore attraverso lo scafo di circa il 20-25%.
“From zero to hero” è un altro passo verso l’indipendenza energetica dello yacht a vela, un indipendenza energetica che realizza l’impatto zero.
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