L'esplosione fece colare a picco la nave e nell'incidente perse la vita il fotografo di Greenpeace Francisco Pereira.
L'agente della Dsge, (la CIA francese) nell'intervista racconta i fatti e dice che l'ordine di affondare la nave venne dall'allora ministro della difesa Charles Hernu. Kister sottolinea come a parere suo i politici francesi chiesero un intervento sproporzionato alla minaccia rappresentata dalla Rainbow Warrior. La Dsge aveva proposto altri tipi di azioni intimidatorie, ma il ministro insistette per affondare la nave, così entrò in azione un commando di dodici uomini che minarono la nave e la fecero saltare.
"Trenta anni dopo i fatti (...), penso che sia un'occasione per esprimere il mio profondo rincrescimento e le mie scuse alla famiglia Pereira" ha detto il colonnello.
Già nel 1996 la Francia aveva presentato le sue scuse e pagato dei risarcimenti sia a Greenpeace che alla famiglia del fotografo e cessato tutti gli sperimenti nucleari.
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