
Accordo firmato nel fine settimana
Nel fine settimana è stato firmato un accordo tra il fondo d’investimento Aurelius Group, l’imprenditore tedesco Andreas Müller e l'amministratore delegato del gruppo Hanjo Runde.
Müller e Runde si sono impegnati ad acquistare il pacchetto di maggioranza delle quote del gruppo Hanse.
Il perfezionamento dell’operazione resta subordinato al soddisfacimento di una lunga serie di condizioni, tra cui accordi con le parti sociali per la ristrutturazione della forza lavoro, con la regione Meclemburgo-Pomerania Anteriore – dove si trova il gruppo – e con le banche finanziatrici.
Un gruppo con grandi potenzialità mai del tutto espresse
Pur avendo cercato negli anni di mostrare segnali di successo, la storia del gruppo racconta un percorso complicato. Nel 2007, le azioni di Hanse – rimaste quotate alla Borsa di Francoforte fino al 2024 – raggiungevano i 49,42 euro. L’ultima quotazione prima del delisting è stata di 2,67 euro, in leggera risalita rispetto agli 1,84 euro del luglio 2023.
Una vita aziendale difficile, quella del gruppo Hanse, che nonostante le potenzialità non è mai riuscito a conquistare un ruolo da leader nel mercato.
Già nel 2010 la situazione era critica. Quando il fondatore Michael Schmidt lasciò il gruppo vendendo le sue quote, si sperò che l’ingresso di un fondo d’investimento potesse ridare vita a un cantiere e a un gruppo che aveva le carte per dominare il mercato, ma ciò non avvenne.
Nuove speranze per il futuro
Oggi, l’arrivo di un imprenditore di successo affiancato dall’ultimo CEO del gruppo riaccende le speranze.
Tutti sperano che Hanse, che oggi possiede i marchi Dehler, Moody e Fjord, possa crescere e diventare un grande marchio, rompendo così il monopolio ormai assoluto dei cantieri francesi.
Chi è Andreas Müller
Müller è a capo della Alois Müller GmbH, un’azienda bavarese con un fatturato di 71 milioni di euro (dato 2022). L’azienda è attiva nei settori della tecnologia edilizia, climatizzazione, impiantistica e soluzioni energetiche sostenibili.
Figura riservata e poco incline ai riflettori, il suo nome compare raramente anche sulla stampa locale.
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