Gli agenti delle dogane delle BVI (British Virgin Islands), le isole inglesi ai Caraibi, sono arrivati nella banchina della base di Moorings in forze e senza molti complimenti hanno messo i sigilli a cento barche della flotta.
Alle Isole Vergini si è in piena stagione charter e quelle 100 barche sarebbero dovute partire con i loro clienti, clienti che ora vedranno svanire le loro vacanze.
Il sequestro, come ha spiegato l’ufficiale delle dogane Sassoon Fahie al giornalista del sito d’informazione locale BVI.com che ha riportato la notizia, è dovuto al fatto che nonostante siano stati richiesti sin da novembre i certificati di sicurezza e altri documenti atti a stabilire la sicurezza delle barche, questi ancora non sono stati prodotti.
Fahie sottolinea come alle BVI il turista è considerato prezioso e la dogana non vuole che la sicurezza di questi sia messa a rischio, per questo hanno provveduto a fermare le barche.
Le barche, dice BVI.com, saranno riconsegnate al pieno possesso della società di charter quando questa avrà aggiornato i sistemi di sicurezza e ottenuto le relative certificazioni.
La Moorings è una delle più grandi società di charter del mondo e fino a ora considerata una società seria.
Il rappresentante della base della Moorings ha sostenuto che il gran numero di barche possedute dalla società e il traffico dovuto alla gran quantità di clienti avuti in questi mesi, ha rallentato le operazioni di messa in regola delle barche.
Obiezioni alla quale l’ufficio delle dogane ha risposto ricordando che la società era stata avvertita di quanto sarebbe accaduto già a novembre 2021, quindi c’è stato tutto il tempo per poter mettere in regola le barche. Ora, secondo l’ufficio delle dogane, il rischio si è fatto troppo alto e l’ufficio non ha potuto attendere oltre.
Il maxi sequestro è un colpo durissimo per l’immagine della Moorings, una delle più grandi società di charter del mondo. Per chi fa charter tutto è accettabile tranne che le barche non siano sicure.
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