Un ingegnere francese è salpato negli scorsi giorni dal Bangladesh alla volta di Parigi. L'obiettivo? Esaltare le proprietà di questa fibra naturale, fonte di introiti fondamentale per la nazione asiatica
dalla Redazione
mercoledì 17 febbraio 2010
Corentin sulla sua barca realizzata in iuta e vetroresina
Savar – Dal Bangladesh alla Francia, con una barca fatta di iuta. E' questo il viaggio, iniziato da pochi giorni, che vede protagonista un'ingegnere francese di 26 anni, Corentin Dechatelperron. Il navigatore è salpato dalla città di Savar a bordo di uno scafo di otto metri, chiamato Taratari (nel linguaggio locale, vai veloce). Il suo scopo è quello di sensibilizzare media e pubblico verso l'utilizzo di soluzioni eco-compatibili ed esaltare le proprietà della iuta, la fibra naturale che insieme alla vetroresina è servita per costruire la barca, di cui il Bangladesh è uno dei massimi produttori. Il viaggio di Corentin sarà suddiviso in più tappe che lo porteranno a toccare le coste di Sri Lanka, Oman ed Egitto, prima di approdare in Francia tra circa sette mesi. La barca, disegnata dal celebre progettista Marc Van Peteghem, è dotata di pannelli solari, un sistema gps, un computer, un telefono satellitare e un motore con quaranta litri di gasolio. A sostenere quest'avventura, numerose Ong, tra cui in prima fila la Friendship and Bengal Foundation, e diversi imprenditori.
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