A subire i danni maggiori di quanto accaduto è stato un lussuoso yacht di oltre cinquanta metri, che sarebbe dovuto essere varato entro poche settimane. La barca, del valore di circa venti milioni di euro, comunque coperti da assicurazione, è andata completamente distrutta. Anche il capannone in cui era sistemata l’unità ha subito gravi danni; i lavori in cantiere, tuttavia, sono già ripresi da oggi.
I vigili del fuoco si sono adoperati per spegnere le fiamme, da terra e dal mare, fino a notte fonda. Non è stata tuttavia un’operazione facile in quanto il fuoco è divampato dopo aver perforato un vetro ed essere entrato in un ambiente saturo di ossigeno.
I quattordici verniciatori impegnati nelle ultime rifiniture al momento dell’incendio non sono rimasti intossicati, né hanno subito ferite di alcun tipo. “Mi ha chiamato un dipendente – ha raccontato Gaetano Vella, il maestro titolare – spiegandomi quanto stava accadendo. Il capannone sotto il quale era ricoverata l’imbarcazione era avvolto da un’acre coltre di fumo, che stava diventando irrespirabile. La temperatura si alzava incomprensibilmente. Gli ho detto di allontanarsi e non correre rischi”.
La realtà, in questo caso, è stata ben più impressionante di ogni immaginazione. “Subito dopo – ha continuato Gaetano Vella – sono corso in cantiere per sincerarmi dell’accaduto. Le notizie erano preoccupanti. Non riuscivo a immaginare cosa avrei visto. La realtà mi è sembrata molto peggiore, per non dire catastrofica. A parte il disastro, è comunque importante che nessuno abbia riportato ferite, come temevamo. Mi pare che tutte le maestranze siano state pronte ad applicare le norme di sicurezza previste in un’emergenza di questo tipo”.
© Riproduzione riservata