Se il 31 presentava qualche leggera concessione allo stile europeo, questo 47 è il rappresentante perfetto di quella cantieristica d’oltreoceano che risponde a canoni e esigenze molto diverse da quelle del vecchio continente.
La barca è un deck house con il piano dinette appena sotto il livello del piano di calpestio del pozzetto. Ques’ultimo si sviluppa in larghezza ed è circondato da divani, con al centro una timoneria di quelle che andavano in Europa alla fine degli anni ‘90, colonnina basculante e ruota del timone a due ali chiudibili, il tutto per cercare di creare un minimo di passaggio tra poppa e prua.
Sempre in termini di pozzetto questo è coperto da un bimini top a struttura fissa in tubolare d’acciaio da 3\4 di pollice (2 centimetri di diametro) che funge anche da roll bar sul quale è attaccato il paranco di scotta di randa.
La tuga è alta e, nella sua parte poppiera, ricorda il disegno dei lobster, le barche a motore per la pesca delle aragoste sui banchi di Terranova.
A prua un ponte a schiena d’asino poco pratico per chi volesse prendere il sole. La configurazione del ponte non permette l’utilizzo di passa uomo a filo di coperta, perciò sono stati montati passa uomo a sbalzo.
Il ponte è in finto teak. Sotto il pozzetto si trova un piccolo garage per un tender semisgonfiato.
Negli interni un’ampia dinette, tre cabine e due bagni.
Il prezzo della barca in Europa è intorno ai 190.000 euro.
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