martedì 18 marzo 2025
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Un 2009 in calo, ma fiducia nel futuro

Tom Dammrich, presidente di Nmma, auspica in una lenta ma progressiva ripresa per il comparto statunitense. Nell'ultimo anno, in forte crescita la vendita di barche usate rispetto a quelle nuove

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Louisville - “Per la nautica statunitense il peggio è passato”. A dirlo è stato Thom Dammrich, presidente di Nmma (confindustria nautica statunitense), durante l'Ibex, l'evento che a Louisville ha visto riunirsi numerosi operatori del comparto.
Secondo i dati rilevati da Nmma, il giro d'affari generato dalla nautica da diporto nel 2009 è stato di 30,82 miliardi di dollari. Una cifra inferiore rispetto ai 33,81 miliardi di dollari del 2008 e lontana da quella record di 39,49 miliardi di dollari, registrata nel 2006. La vendita di imbarcazioni nuove ha invece toccato quota 6,8 miliardi di dollari e quella dei nuovi motori 1,66 miliardi di dollari. Subisce invece un notevole squilibrio il rapporto della vendita tra barche nuove e usate. Nel 2005, infatti, il 29 per cento delle imbarcazioni acquistate proveniva dal mercato del nuovo. Nell'ultima stagione, quello dell'usato ha conquistato undici punti percentuale, raggiungendo così quota 82 per cento.
Nonostante questi dati, Dammrich si è detto fiducioso. “La nautica muove ancora tanti soldi – ha dichiarato – e, anche se le vendite sono in ribasso, l'industria è ancora viva. La recessione negli Stati Uniti è finita e il peggio è alle spalle. Abbiamo qualche segnale incoraggiante in questo senso, soprattutto per il segmento sotto i trenta piedi. Inoltre, nella prima parte dell'anno i motori fuoribordo hanno registrato un aumento delle vendite pari al 32 per cento”.

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