L’uomo era morto sull’imbarcazione per aver inalato i fumi di benzina.
A denunciare il fatto gli altri migranti salvati dalla Capitaneria di Porto nella giornata di lunedi 13 aprile.
La testimonianza apre alla possibilità che un certo numero di migranti che durante i viaggi della speranza cadono in mare perché il gommone o la barca che li trasporta si rigira o affonda, siano uccisi dagli squali che seguono l’imbarcazione.
Gli squali sono usi a questo comportamento, è noto infatti che questi predatori seguono le navi passeggeri e mercantili per nutrirsi degli scarti gettati in mare. Inseguimenti del genere sono stati registrati anche da barche a vela.
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