
L’edizione 2024 della 151 Miglia ha segnato una svolta per il mondo dei multiscafi: per la prima volta, l’Associazione Italiana Multiscafi (AIM) ha preso parte ufficialmente alla regata, portando in acqua una flotta di quattro catamarani e aprendo una nuova pagina nella storia di questo evento.
La partecipazione è stata variegata e significativa: dal futuristico Falcon DNA F4, unico modello full foiling, al catamarano inclusivo Elianto, passando per due performanti C-Cat 48 – Gaia e Orcamiseria – in gara secondo il sistema di rating Multi2000. Una flotta compatta, ma rappresentativa della varietà del mondo dei multiscafi.
Il Falcon
Il meteo, però, ha messo alla prova gli equipaggi: venti deboli e lunghi tratti di bonaccia hanno penalizzato le performance dei catamarani, nati per brillare con velocità sostenute. In particolare Falcon, pensato per volare sull’acqua, non ha potuto sfruttare il suo potenziale. Senza la spinta essenziale ad alzarsi dall’acqua ha pagato un deficit importante tanto che si è classificato ultimo. Eppure, anche in condizioni sfavorevoli, l’esperienza si è rivelata preziosa e l’equipaggio ne ha fatto tesoro per accumulare dati e studiare cambiamenti che la prossima volta possano permettere di affrontare condizioni così difficili per un catamarano che punta sui foil.
C-Cat 48
Un occasione meravigliosa per gli equipaggi dei due C-Cat 48 quella di avere un avversario gemello contro il quale potersi misurare. Gaia e Orcamiseria sono state impegnate in un lungo testa a testa trasformato in un duello sportivo di rara intensità. Dopo decine di sorpassi e una regata combattuta fino all’ultimo bordo, è stata Gaia ad aggiudicarsi la vittoria, con grande fair play da parte di entrambi gli equipaggi. “La competizione su un catamarano è intensa ma ti regala anche momenti di vero piacere in navigazione,” ha sottolineato Giuseppe “Pippo” Ercole, armatore di Orcamiseria.
Elianto
Un messaggio forte è arrivato anche da Elianto, progetto pensato per offrire esperienze veliche inclusive a persone con disabilità fisiche, sensoriali o cognitive. Il team ha portato a termine la regata con determinazione, affrontando un percorso tecnico e impegnativo sin dalle prime miglia di bolina.
A chiudere la classifica multiscafi è stato proprio Falcon, preceduto da Elianto, Orcamiseria e Gaia. Ma al di là dei risultati, è il significato di questa partecipazione a contare: “Un primo passo concreto verso una presenza sempre più ampia dei multiscafi nei grandi eventi,” ha dichiarato il presidente AIM Lorenzo Bergamini.
L’inizio di una nuova rotta è stato tracciato. Ora la sfida è farla crescere.
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