I vigili del fuoco riportano a terra la coppia e i loro sette bambini, l’ultimo ha appena un anno e viene portato in ospedale per accertamenti.
Sino a qui tutto regolare, i bambini sono a posto, nessuno ha rischiato veramente la vita durante la disavventura nautica, più che altro è stato un errore di inesperienza, il padre dei ragazzi, che era al timone della barca, non aveva calcolato bene l’escursione di marea.
Il mistero nasce dopo.
Tutti pensavano che il giorno dopo la famiglia sarebbe tornata a riprendere la barca. Una volta risalita la marea questa sarebbe potuta essere trainata in cantiere per le riparazioni dei danni subiti, ma nulla, nessuno si è fatto vedere sulla spiaggia di Galveston, sino a quando, qualche giorno dopo, le persone del luogo hanno chiamato lo sceriffo per sollecitare le operazioni di rimozione della barca che, sballottata dalle onde, stava subendo danni e perdendo carburante.
Quando lo sceriffo ha cercato di rintracciare la coppia, si è reso conto che i nomi forniti erano falsi e che di loro non c’era traccia da nessuna parte “..sono spariti nel nulla..” ha dichiarato lo sceriffo a una televisione locale.
La coppia era arrivata a Galveston qualche settimana prima del naufragio e qui aveva comprato in contanti la barca, l’aveva preparata come se dovessero fare un lungo viaggio, sempre pagando tutto in contanti, e quindi erano salpati con i loro bambini.
La polizia locale, ha iniziato a cercare la coppia e i bambini in tutto lo Stato ma, nonostante non sia semplice passare inosservati quando si hanno sette bambini, la famiglia è scomparsa.
Per la rimozione di autorità della barca bisognerà aspettare il ventesimo giorno dal naufragio, sino ad allora nessuno, se non il proprietario, è autorizzato a toccarla.
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