Le miglia di vantaggio sul secondo concorrente (BAM) sono aumentate e ora i due sono separati da circa rca 470 miglia marine (dato riferito alle 18.30 ora italiana).
Fa molto freddo, la temperatura dell’acqua è di 2.8 gradi, l’imbarcazione sta lambendo ora il limite dei ghiacci di Terranova: un paesaggio livido, mare molto mosso, vento forte, condizioni “tipiche” di queste latitudini.
Ieri Vento di Sardegna ha toccato i 25 nodi di velocità, con 43 nodi di vento: una vera e propria calavacata in uno scenario inquietante fatto di freddo, vento e onde decisamente grandi.
Le previsioni per domani parlano ancora di un passaggio difficile, che dovrebbe durare circa 5 ore, con vento a 40-45 nodi e onde di 5 metri.
L’obiettivo di Andrea Mura è superare indenne questa situazione, senza avarie e problematiche di altro tipo, avvicinando la prua ad Halifax in Nuova Scozia.
Ricordiamo che nei giorni scorsi, un onda ha strappato la struttura di vetroresina che copre parte del pozzetto costringendo Andrea a lavori di riparazioni fuori programma.
“In condizioni del genere – conferma Mura – occorre considerare tantissimi parametri: velici, metereologici, strutturali. Vento di Sardegna sta tenendo benissimo, ma la Ostar è davvero una brutta bestia. Spero di non rompere niente domani, sarebbe un altro step fondamentale nell’avvicinamento a Newport”.
Un ottima prova è anche quella di Michele Zambelli che al momento è in 3° posizione sia nella classe che condivide con Andrea Mura, sia nella classifica generale della Ostar.
Michele naviga su di una barca molto più piccola del 50 piedi di Andrea, un Class 950, ma tiene bene il passo.
Questo è quanto ha scritto Michele alle 17,30 di oggi : "Con 3 mani alla randa e una al fiocco, siamo nella prima grande tempesta di questa Ostar."
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