Sabato mattina, un'operazione del Nucleo Speciale d’Intervento del Comando Generale delle Capitanerie di Porto ha portato all'esecuzione di 11 misure cautelari, segnando un punto cruciale in un'indagine su un giro di patenti nautiche rilasciate irregolarmente dalla Capitaneria di Carloforte. I candidati ottenevano le patenti senza sostenere esami e, talvolta, senza neppure superare la visita medica.
Il Nucleo di polizia marittima e giudiziaria della Procura ha esaminato le numerose patenti rilasciate negli ultimi anni, con il sospetto che, al termine degli accertamenti, il numero degli indagati possa crescere significativamente.
Tra gli indagati non c'è solo l’ufficiale in servizio, ma anche coloro che avrebbero ottenuto la patente nautica senza sostenere l’esame. Le prime patenti oggetto dell’indagine risalgono all’estate del 2018, e il sistema è andato avanti sino a che la Guardia Costiera non ha smascherato il militare coinvolto.
I reati contestati includono corruzione e falso. In particolare, si ipotizza che l’ufficiale abbia compiuto atti contrari ai propri doveri, accettando denaro o altri benefici dagli aspiranti comandanti in cambio del rilascio della patente nautica senza che questi sostenessero un esame. Inoltre, si sospetta che siano stati redatti falsi verbali di partecipazione all’esame e successivamente denunciati falsi smarrimenti delle patenti mai conseguite, per poi emettere certificati falsi.
Il sostituto procuratore Andrea Vacca ha già interrogato una cinquantina di persone che avevano ottenuto la patente nautica tramite il sistema messo in piedi dall’ufficiale, sequestrando loro le patenti oggetto dell’indagine.
Tra le misure cautelari eseguite sabato mattina, una persona è stata incarcerata, cinque sono state poste agli arresti domiciliari con divieto di comunicazione con chiunque non convivente e cinque hanno ricevuto l’obbligo di presentazione presso gli uffici di Polizia Giudiziaria.
Chi ha ottenuto la patente nautica attraverso la corruzione dell’ufficiale rischia di trasformarsi in imputato per il reato di corruzione di pubblico ufficiale.
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