La R2AK è una regata molto particolare, si articola su due tratti, la prima navigazione porta da Port Townsend negli Stati Uniti a Victoria, in Canada. Appena 40 miglia, ma 40 miglia che fungono da selezione naturale. Chi non arriva entro 36 ore è fuori dalla regata. Da temere: il freddo intenso e il mare, spesso molto grosso.
Come si fa a non fare 40 miglia in 36 ore? Vi chiederete. Non è difficile se a partecipare alla regata possono partecipare dai sup ai kayak. La competizione è aperta a tutti e il primo premio è di 10.000 dollari.
Eliminati la maggior parte dei sup e dei kayak, si riparte da Victoria alla volta di Ketchikan in Alaska e questa volta si tratta di 620 miglia da navigare tra i fiordi che collegano i due stati. Nei fiordi si deve temere il vento fortissimo che si incanala tra le montagne, come la bonaccia assoluta che può durare anche diversi gironi, per questo quasi tutte le barche che partecipano sono equipaggiate con mezzi di propulsione ausiliaria.
I motori a scoppio sono vietati, così sulle barche si vedono strani attrezzi che hanno il compito di muove l’elica.
Il Melges 32 che ha vinto l’anno scorso (la regata è alla 5° edizione), a poppa aveva montato due pedalò che muovevano l’elica due dei sei membri dell’equipaggio dovevano pedalare per muovere la barca tra i fiordi.
Per partecipare non c’è da rispettare alcuna regola, se non quella che per spingere la barca non si può usare nulla che non sia la forza del vento o quella dell’uomo.
Nel bando di regata c’è scritto che l’unica condizione per partecipare è quella di convincere l’organizzazione che non si morirà durante la regata.
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