Questa mattina lungo le coste non lontano da Palermo sarebbero stati ritrovati alcuni resti della barca, ma nessuna traccia dell’uomo.
Si tratta di Andrea Taormina, 49 anni, partito da San Vito lo Capo per trasferire la barca a Balestrate, una navigazione di 13,2 miglia.
A bordo di Malandrina, un vecchio progetto anni 80, Taormina è salpato alle 19,30 dal porto di San Vito, e dopo la partenza l’ultima cella agganciata dal suo cellulare è stata quella non distante di Castellammare del Golfo.
Le condizioni del mare erano tranquille, vento debole, nessun peggioramento in vista. Il percorso così breve doveva essere coperto in poco più di 2 ore, 3 ipotizzando che la barca non essendo nuova avesse un motore che non le consentisse grandi velocità in caso di assenza di vento.
La compagna di Taormina dopo le 23, non avendo sue notizie, con il cellulare di Taormina irraggiungibile, ha lanciato l’allarme.
Immediatamente si sono attivate le unità della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza, coadiuvate da un supporto aereo, le ricerche sono attualmente in corso.
Il ritrovamento dei resti della barca lasciano aperte due ipotesi: una possibile esplosione magari dopo il divampare di un incendio, oppure anche una collisione.
La Guardia Costiera non ha segnalato nulla sul secondo punto, secondo i militari nella notte non si sarebbero verificati incidenti in quel tratto di mare, ma ovviamente sono in corso le verifiche tramite l’analisi del traffico AIS.
Una situazione complicata, per fortuna resa meno complessa dalle condizioni meteo che in queste ore sono favorevoli per il proseguo delle ricerche di Andrea Taormina.
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