Greenpeace evidenzia in questa decisione presa dal Ministero molte violazioni della Convenzione di Barcellona, l’accordo sottoscritto tra Italia, Francia e Monaco per la tutela di questa zona.
Tra queste, secondo Greenpeace, vi sarebbe quella di creare un solco lungo il mare per costruire una condotta per il gas, trapiantandoci sopra una prateria di posidonia. “Questa soluzione – ha affermato Giannì – non ha alcuna garanzia di successo, ed inoltre ignora che l’impianto dovrà utilizzare cloro, il cui versamento è vietato dalla Convenzione. In ultima analisi non sono state fatte valutazioni sull’impatto che possano avere sui cetacei le emissioni sonore dell’impianto”.
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