
La Rolex Middle Sea Race, partita da Malta il 21 ottobre con un percorso di 600 miglia, è entrata nel vivo con il grosso della flotta che ha doppiato l’isola di Stromboli e sta affrontando il tratto di regata verso Favignana.
Le condizioni medie della corsa fino a ora sono state meno dure del previsto, anche se con molta bolina. L’intensità media del vento è stata leggermente minore di quella attesa, con una fase di calo nella giornata di ieri proprio intorno a Stromboli.
Dopo le prime 24 ore caratterizzate da un regime di Maestrale, il vento ha ruotato verso est-sudest, garantendo una marcia piuttosto veloce alle barche che sono riuscite a “scappare” dalla zona senza vento di Stromboli.
In testa alla regata tra i monoscafi c’è il 100 piedi Leopard 3, che sta ingaggiando un vero e proprio duello con il Wally 93 Bullit di Andrea Recordati. Un match race iniziato già poche ore dopo la partenza e che verosimilmente andrà avanti fino al traguardo.
Leopard ha meno di 5 miglia di vantaggio sull’inseguitore, un discreto cuscinetto che comunque lascia la regata incerta fino alla fine per quanto riguarda la conquista della linea d’onore.
Tra i multiscafi c’è in testa il MOD 70 Limosa di Alexa Barrier, imprendibile anche per Leopard e Bullit, che sta affrontando ormai il bordo finale della regata da Lampedusa a Malta ed è atteso al traguardo nelle prossime ore.
Ricordiamo che la vittoria della Middle Sea Race si assegna alla prima barca classificata col tempo compensato IRC. In questo momento viene dato in testa il JPK 1180 Cocody, la migliore italiana è lo Swan 42 BeWild al momento in ottava posizione.
A quasi 48 ore dalla partenza la maggior parte delle barche si stanno avvicinando all’isola di Favignana, navigando sotto un buon flusso di vento da sudest.
Superata Favignana ad attenderle c’è un rinforzo, anche oltre i 20 nodi, per una bolina verso Pantelleria e Lampedusa che si annuncia abbastanza dura con mare corto e formato che renderà la navigazione piuttosto bagnata.
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