Per un paio di giorni si è posizionato tra la 16esima e la 17esima posizione, ma quando già tutti lo collocavano fermo in quella parte della classifica, Giancarlo ha stupito e, come se avesse messo una marcia in più, ha ricominciato a prendere posizioni.
Martedì sera il navigatore italiano ha inviato questo messaggio: "Finalmente siamo nell'aliseo… via la cerata e gli strati termici! Il passaggio di Finisterre è stato pericoloso a causa di un'avaria dell'AIS. In quei momenti pensavo a Ungaretti, ai 'suoi' Soldati, e mi ripetevo 'Si sta come d'autunno sugli alberi le foglie...".
Giancarlo Pedote come Andrea Mura, ha deciso di fare una sua rotta e uscire dal mazzo. Come sempre avviene in queste cose, basta un nulla, un piccolo errore di calcolo e ci si ritrova impantanati come sta succedendo a Mura, ma basta anche un nulla, la giusta intuizione e si conquistano posizioni, come sta accadendo a Giancarlo. Lo skipper ha scelto di scendere più a sud degli altri e questo lo ha premiato con arie più robuste che lo stanno facendo camminare tra i 10 e i 13 nodi.
Anche in quest’occasione Pedote sta dimostrando una determinazione e una professionalità fuori dal comune.
Andrea Mura – Se Pedote sta migliorando in classifica più di quanto ci si aspettasse e questo suscita entusiasmo, Andrea si trova nella scomoda posizione di essere quello che tutti ormai reputavano, o volevano reputare, il vincitore, e che ora si trova secondo.
Se ci si ferma a riflettere un attimo, se Andrea riuscisse a tenere la posizione e piazzarsi secondo, sul suo Palmare ci sarebbe scritto Route du Rhum 2010, primo, Route du Rhum 2014, secondo e non sono molti al mondo che possono vantarsi di queste due righe sul proprio palmares.
Andrea sta pagando uno sbaglio che con il senno del poi è facile da capire, ma che alla partenza lo era molto di meno, quello di scegliere una rotta più a ovest, probabilmente per tirarsi fuori dalle forti perturbazioni che interessavano in quel momento la rotta più sotto costa. Oggi quella rotta più a ovest lo ha portato ai margini di un anticiclone che determina condizioni di poco vento.
La distanza tra lui e la Anne Caseneuve orami è di circa 400 miglia ed è destinata ad aumentare sin tanto che Andrea non riuscirà ad agganciare anche lui il flusso degli Alisei di cui sta godendo la Caseneuve.
La battaglia ora è per il secondo posto e non è una battaglia semplice.
Alessandro di Benedetto – In classe IMOCA nella quale troviamo il nostro Alessandro di Benedetto, tutto è immobile, sembra come se qualcuno avesse scattato una fotografia e l’avesse messa al posto della classifica. Non c’è nessuno che sale o che scende, Gabart è primo, Di Benedetto sesto tra i due gli stessi skipper nelle stesse posizioni.
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