
Quando si parla di Nauta Design si fa riferimento a una delle eccellenze della nautica italiana nel mondo. Lo studio di progettazione milanese è ormai da molti anni partner di alcuni dei più importanti cantieri italiani e internazionali: Grand Soleil, Beneteau, Lagoon, Southern Wind, solo per citare alcuni dei brand con cui collabora Nauta.
Lo studio, fondato nel 1985, si occupa della progettazione degli interni e spesso anche della coperta, ed è diventato nel mondo della nautica un nome che è sinonimo di stile ed eleganza.
Per questo motivo il 46 metri che Nauta Design ha progettato insieme allo studio Reichel-Pugh è una barca che promette di lasciare tutti a bocca aperta. "Combinare comfort e sicurezza per navigare intorno al mondo con uno yacht estremamente leggero, competitivo anche nelle regate dedicate ai superyacht, questo era il concept da realizzare per l’armatore e non era un compito facile", dice Mario Pedol, cofondatore di Nauta Design a Milano. "L'armatore voleva uno yacht solido, dalla grande autonomia per le lunghe navigazioni, sicuro, ma che fosse anche efficiente e moderno con un potente piano velico”.
"La tuga è essenziale perché permette di guardare fuori e vedere il mare mentre si è seduti nel salone principale", racconta Massimo Gino, co-fondatore e partner di Nauta Design.
La vera sorpresa è invece data dal materiale di costruzione. Per una barca dalle performance elevate la soluzione classica sarebbe stata la fibra di carbonio, ma questa provoca un’elevata rumorosità agli impatti con le onde. Il team di progettazione alla fine ha optato per un progetto in alluminio che può ancora fornire alte prestazioni, combinato con la robustezza e il comfort acustico che serve a una lunga navigazione.
Interessante l’organizzazione del pozzetto, con una zona riparata da un ampio tettuccio, come un T Top di dimensioni XXL. Andando verso poppa si incontra poi la zona di manovre con le timonerie e i winch. All’estremità posteriore della barca c’è invece una zona prendisole attrezzabile, quasi una terrazza sul mare.
Lo studio Reichel/Pugh ha progettato e gestito un’analisi di fluidodinamica computazionale (CFD) portando alcuni specialisti CFD della Coppa America per l'analisi delle prestazioni. Si è trattato di uno studio completo di progettazione dello scafo per migliorare la tenuta di mare e il movimento sia a motore che a vela, a varie velocità e angoli di sbandamento in diverse condizioni di onda, migliorando infine anche le prestazioni reali.
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