Dopo un po’ qualcuno a bordo avvista una strana sagoma a pelo d’acqua, Michael capisce subito che si tratta di una balena, una megattera per la precisione, un animale che l’uomo è abituato a vedere durante le sue ricerche. Quell’esemplare però ha qualche cosa di particolare: sembra essere morto.
L’animale non si muove, non respira e solo dopo diversi minuti che la barca si è fermata al suo fianco emette un respiro, facendo sussultare tutti i membri dell’equipaggio.
Michael nota che attaccate alle pinne del cetaceo ci sono dei lunghi strascichi di reti da pesca e così decide di scendere in acqua per capire meglio la situazione.
In acqua si rende conto che la balena è imprigionata tra le reti e non ha alcuna possibilità di movimento. A bordo del natante c’è solo un piccolo coltello con il quale non è semplice liberare la balena e, inoltre, l’operazione è pericolosa, Michael può essere ferito gravemente se la balena intimorita gli assesta un colpo di coda.
Con un’ora di lavoro, in parte in acqua e in parte dalla barca, Michael e l’equipaggio riescono a liberare la balena e qui è accaduto l’incredibile.
La megattera Valentina una volta che si è resa conto di essere libera inizia una danza fatta di salti e ricadute fragorose in acqua che Michael e i suoi familiari vogliono pensare essere la danza del ringraziamento.
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